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Il Milan di Pioli non è diverso da quello di Giampaolo (per ora)
Basta vincere 1-0, contro una squadra che fino alla fine lotterà per salvarsi, per considerare il malato guarito? È chiaro che il Milan sta incontrando grossissime difficoltà in questo inizio di stagione, tanto che Boban, a inizio partita, ha esternato il proprio malessere. "Personalmente sto male, soffro tanto, la vivo male. Quello che succede con la squadra ti perseguita, sono responsabile come altri con cui lavoro. Poi la vita continuerà comunque, bisogna essere positivi e uscire da una situazione che non compete a nessuno". La vittoria fa il paio con quella di inizio agosto, con il Brescia: anche lì 1-0, soffrendo un pelo di più.
NON CAMBIA MOLTO - Il Milan, fino a ora, ha portato a casa 13 punti. Un pareggio con il Lecce, vittorie per 1-0 contro Brescia, Hellas Verona e SPAL (appunto), 1-2 al Genoa pur rischiando per lunghi tratti. I rossoneri hanno un limite, un blocco, probabilmente più mentale che tecnico. Visto anche nei primi minuti, con Kessie che continuava a sbagliare i palloni, Bennacer che girava a vuoto e Paquetà che, pur sufficiente, non ha dato una grandissima spinta al gioco. Per ora il Milan di Pioli è uguale a quello di Giampaolo, nonostante il 2-2 con il Lecce avesse dato qualche conferma in più. Ma è pur sempre un pari con una neopromossa.
QUALE OBIETTIVO? Probabilmente il Milan ha bisogno di tempo per recuperare. Di tempo e di vittorie, come successo allo stesso Pioli ai tempi dell'Inter. Già con la Lazio, a San Siro, sarà una sfida che farà comprendere molte cose. L'annata rischia di essere (molto) anonima. Non certo rischiare la retrocessione, ma dire addio a tutti gli obiettivi già troppo presto.
NON CAMBIA MOLTO - Il Milan, fino a ora, ha portato a casa 13 punti. Un pareggio con il Lecce, vittorie per 1-0 contro Brescia, Hellas Verona e SPAL (appunto), 1-2 al Genoa pur rischiando per lunghi tratti. I rossoneri hanno un limite, un blocco, probabilmente più mentale che tecnico. Visto anche nei primi minuti, con Kessie che continuava a sbagliare i palloni, Bennacer che girava a vuoto e Paquetà che, pur sufficiente, non ha dato una grandissima spinta al gioco. Per ora il Milan di Pioli è uguale a quello di Giampaolo, nonostante il 2-2 con il Lecce avesse dato qualche conferma in più. Ma è pur sempre un pari con una neopromossa.
QUALE OBIETTIVO? Probabilmente il Milan ha bisogno di tempo per recuperare. Di tempo e di vittorie, come successo allo stesso Pioli ai tempi dell'Inter. Già con la Lazio, a San Siro, sarà una sfida che farà comprendere molte cose. L'annata rischia di essere (molto) anonima. Non certo rischiare la retrocessione, ma dire addio a tutti gli obiettivi già troppo presto.
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