Al 71' contro la Roma e al 72' contro la Juve: Lulic fa la storia della Lazio
Dal 26 maggio 2013 al 22 dicembre 2019. Dopo 2401 giorni c’è sempre Senad Lulic quando conta. Ha scritto la storia della Lazio il bosniaco, arrivato sotto traccia nell’estate del 2011.
Nessuno sapeva chi fosse, ma è la normalità quando Tare confeziona qualche colpo dei suoi. E come spesso accade, la naturale conseguenza è che tutti alla fine si ricredano. Per minuti giocati nelle finali (640’) ha superato Nesta ed è secondo soltanto a Favalli. Non avrà i colpi di Felipe Anderson o Correa, non segnerà come Immobile e non potrà contare sullo strapotere fisico e tecnico di Milinkovic. Ma nel suo, per caratteristiche, Lulic si è rivelato essere un giocatore unico, soprattutto perché si è fatto trovare al posto giusto nel momento giusto. Contro la Roma, nell’ultimo atto della Coppa Italia, e contro la Juventus, in Supercoppa. Due gol in due finali vinte, che rimarranno indelebili nell’almanacco del club. Così come il suo nome, che suona quasi come una sentenza. Ha chiuso la serata araba alzando la coppa al cielo, da capitano. Ora le vacanze, il Natale e il riposo, per poi tornare a lavorare e cercare di raggiungere quel traguardo chiamato Champions. E chissà se a maggio non si farà ritrovare di nuovo nel posto giusto al momento giusto. Non farebbe più scalpore perché alla fine Lulic quando conta c’è. Sempre.