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Il giorno del derby: i tre punti di forza della RomaTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
domenica 26 gennaio 2020, 07:00Serie A
di Dario Marchetti

Il giorno del derby: i tre punti di forza della Roma

Countdown quasi finito. Alle 18 Roma e Lazio si affrontano all’Olimpico. In palio tre punti pesantissimi come ha detto Simone Inzaghi alla vigilia e non per l’importanza del derby in sé, ma perché una vittoria o una sconfitta possono indirizzare la corsa Champions e Scudetto allo stesso momento. Entrambe le squadre ci arrivano da un’eliminazione in Coppa Italia, ma i giallorossi, più dei biancocelesti, si presentano con gli uomini contati e una rosa ridotta all’osso dagli infortuni.

Coppia di centrali
Proprio viste le tante assenze, Fonseca non può permettersi di cambiare anche in difesa e uno dei capisaldi della formazione sarà rappresentato dal tandem difensivo: Mancini-Smalling. L’infortunio di Diawara poteva lasciar presupporre un utilizzo in mediana dell’ex Atalanta, com’era già successo in passato, ma il portoghese a riguardo è stato chiaro: “Nonostante anche Cristante non sia al meglio, c’è differenza se Mancini gioca centrale o centrocampista. Non possiamo permetterci di cambiare in due reparti”. Dunque le scorribande di Correa, i movimenti nello spazio di Immobile e i tagli di Luis Alberto e Milinkovic dovranno essere arginati dalla coppia che fin qui ha dato più garanzie a Fonseca. Con loro in campo la retroguardia giallorossa è diventa la quarta in Serie A e la migliore per rendimento in trasferta. Numeri che di certo non possono essere trascurati.


Compattezza
Fonseca poi difficilmente potrà affidarsi troppo ai singoli. Da Pellegrini a Dzeko, passando per Kolarov e Kluivert: i giocatori della Roma non stanno passando il loro miglior periodo di forma. Su un aspetto, però, il tecnico può contare: ovvero la capacità della squadra giallorossa di compattarsi nei momenti di difficoltà. E’ già successo in passato e la speranza del portoghese è che possa accadere ancora. Non è la prima emergenza infortuni che l’allenatore deve fronteggiare all’interno della stagione e a differenza del derby d’andata ora la Roma ha un’anima propria. “Sono orgoglioso dei miei ragazzi” ha tuonato ieri dalla sala stampa. Poi ha aggiunto: “Possono esser mancati i risultati con Torino e Juventus, ma mai l’atteggiamento. Non abbiamo giocato per difendere”. Poco importa quindi se dal primo minuto partirà Cristante piuttosto che Diawara. Il gioco dell’ex Shakhtar è stato assorbito e il mutuo soccorso tra compagni è tornato a farsi vedere.

Tifosi
La spinta in più, infine, può arrivare dal pubblico. Già ieri fuori Trigoria erano più di mille i tifosi presenti per caricare la squadra. Cori, fumogeni, bandiere e sfottò, poi l’ingresso sugli spalti del campo Di Bartolomei per salutare la squadra. Messaggio recepito dai calciatori. Vietato sbagliare e qualora dovessero tornare fuoristrada ci penserà l’Olimpico a rimettere in carreggiata la Roma. Stadio sold out e il fattore casa, mai come questa volta, può giocare un ruolo fondamentale. “Meritano tutto il nostro impegno” ha detto Fonseca a commento del corteo di ieri. “Non solo oggi, ma sempre” ha aggiunto. Intanto, però, la Roma vuole iniziare da questo pomeriggio perché in palio non c’è solo la supremazia cittadina e la corsa agli obiettivi, ma la voglia di dimostrare la coesione di un gruppo pronto a dire la sua fino a fine stagione.