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Gravina accontenta i club. A novembre il challenge era un "errore gravissimo"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
giovedì 13 febbraio 2020, 17:45Serie A
di Ivan Cardia

Gravina accontenta i club. A novembre il challenge era un "errore gravissimo"

La notizia di giornata è di quelle che potrebbe portare una rivoluzione copernicana nel nostro calcio: la FIGC, già apripista sul VAR, ha infatti dato la disponibilità a sperimentare l'introduzione del challenge in Serie A. In questi minuti vi stiamo provando a raccontare di cosa si tratti, anche grazie all'esperienza di chi, provenendo da altri sport, ha già avuto modo di studiarlo e vederlo applicato. Questa apertura, dovuta alle "richieste pervenute da numerose società di Serie A", segna però una netta rottura nella strategia della Federcalcio, e del suo presidente.

"Un errore gravissimo". Lo stesso Gabriele Gravina, numero uno di via Allegri, definì così, non troppo tempo fa, la possibilità di introdurre il challenge nel calcio. Intervistato a novembre da Il Mattino, spiegò: "Le chiamate da parte degli allenatori per il Var? Sarebbe un gravissimo errore". Perché "negli altri sport se ci sono due chiamate ci sono quelle e basta. In una partita di calcio si vede tutto al Var".


A gennaio il cambio di posizione. Tempo due mesi, e arrivano, sempre dallo stesso presidente Gravina, dichiarazioni di segno completamente opposto: "Il ricorso alla Var - ha dichiarato il 21 gennaio scorso a Radio CRC - ed il coinvolgimento dell'arbitro addetto devono essere costanti Credo che arriveremo a due challenge, a due chiamate di parte. Siamo per l'applicazione alla tecnologia". Da lì al comunicato di oggi, il passo è stato abbastanza breve. Cosa è successo in questo lasso di tempo? Una serie infinite di polemiche. Tali da portare la FIGC e Gravina, che si è sempre dichiarato a favore della tecnologia applicata al calcio, a ripensare le proprie posizioni iniziali.