Più club, più gare, classifica unica nella prima fase: Champions, ecco il sistema svizzero
Come funziona il sistema svizzero. Per quanto filtrato finora, il modello, chiamato anche pot system, si ispira in maniera molto libera al massimo campionato elvetico. La nuova Champions, che dovrebbe passare dalle 32 squadre attuali a 36, non prevederebbe più la classica divisione in gironi, ma un un’unica classifica. Nella prima fase, ciascuna squadra giocherebbe dieci partite contro altrettanti rivali.
Non tutte giocherebbero contro tutte, ma gli avversari saranno sorteggiati prima dell'inizio della competizione. Conclusa questa prima fase, la classifica che ne verrebbe fuori determinerebbe il passaggio del turno. Le prime otto squadre accederebbero alle gare a eliminazione diretta, mentre quelle classificate tra l’ottavo e il ventiquattresimo posto si sfiderebbero in playoff per passare agli ottavi di finale “classici”. Da lì in poi, tutto come avviene oggi. I vantaggi? Più partite: in totale, per chi arriva in finale, si aggiungerebbero quattro matchday ai tredici attualmente previsti. E poi, di livello più alto e con esito ancora più imprevedibile rispetto a oggi: di conseguenza, più interesse, anche a livello televisivo. L’obiezione? Un calendario ancora più congestionato. Oggi, come detto, il modello sarà presentato ai club, anche per valutare eventuali dettagli da definire: vedremo in che parte risponderà a queste anticipazioni e soprattutto quale sarà l’accoglienza.