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Dopo i gol azzurri, Immobile vuole sbloccarsi con la Lazio. Ma è in dubbio: deve recuperare
La palla l'ha messa dentro di rabbia, al minuto numero 94'. Ma il suo volto descriveva tutt'altro stato d'animo. Quasi desolazione, delusione e frustrazione per aver fallito tre occasioni prima di segnare il 2-0 su rigore all'ultima azione disponibile. Così è uscito dal campo scuotendo la testa, Ciro Immobile, come se volesse chiedere scusa. Ai compagni, a Mancini e a tutti gli italiani, perché avrebbe potuto arrotondare in maniera significativa il punteggio della vittoria sulla Lituania (2-0). Non è successo, per poca precisione e per la bravura di Švedkauskas, il portiere avversario in giornata positiva.
Le scuse di Ciro però non servono. Non deve sentirsi in colpa, perché l'atteggiamento e lo spirito di sacrificio non sono mai mancati con la maglia azzurra. Né mercoledì, né mai. E questo è ciò che più conta: i gol si possono sbagliare, anche se a giugno a Euro 2020 ogni pallone peserà tantissimo, ma la voglia e l'applicazione sono le basi su cui costruire ogni successo. Se mancano, non ci sarebbe altro.
Nonostante ciò, Immobile ha comunque segnato due reti nelle prime tre sfide di qualificazione al mondiale in Qatar, contro Irlanda del Nord e Lituana (è a quota 12 in azzurro, a 21 in questa stagione). Due gol preziosi per il morale di Ciro, che era rimasto a secco con la Lazio nelle ultime 7 gare disputate tra campionato e Champions. Per una volta, la Nazionale l'ha rigenerato. E la sua ritrovata vena realizzativa non può che far felice Inzaghi, che deve capire se schierarlo dal 1' domani contro lo Spezia. Il centravanti azzurro ieri non si è allenato: le tre partita in sette giorni, con due trasferte consecutive, gli hanno fatto perdere energie preziose. È in dubbio con Caicedo, ma freme per sbloccarsi in campionato. I gol di Ciro sono mancati tanto alla Lazio, la squadra che ha segnato meno tra le prime sette in classifica: 43 gol, -8 dalla Roma, penultima in questa speciale graduatoria. E per rincorrere quel quarto posto tanto desiderato, i biancocelesti hanno bisogno del suo leader, alla caccia della rete numero 150 in Serie A.
Le scuse di Ciro però non servono. Non deve sentirsi in colpa, perché l'atteggiamento e lo spirito di sacrificio non sono mai mancati con la maglia azzurra. Né mercoledì, né mai. E questo è ciò che più conta: i gol si possono sbagliare, anche se a giugno a Euro 2020 ogni pallone peserà tantissimo, ma la voglia e l'applicazione sono le basi su cui costruire ogni successo. Se mancano, non ci sarebbe altro.
Nonostante ciò, Immobile ha comunque segnato due reti nelle prime tre sfide di qualificazione al mondiale in Qatar, contro Irlanda del Nord e Lituana (è a quota 12 in azzurro, a 21 in questa stagione). Due gol preziosi per il morale di Ciro, che era rimasto a secco con la Lazio nelle ultime 7 gare disputate tra campionato e Champions. Per una volta, la Nazionale l'ha rigenerato. E la sua ritrovata vena realizzativa non può che far felice Inzaghi, che deve capire se schierarlo dal 1' domani contro lo Spezia. Il centravanti azzurro ieri non si è allenato: le tre partita in sette giorni, con due trasferte consecutive, gli hanno fatto perdere energie preziose. È in dubbio con Caicedo, ma freme per sbloccarsi in campionato. I gol di Ciro sono mancati tanto alla Lazio, la squadra che ha segnato meno tra le prime sette in classifica: 43 gol, -8 dalla Roma, penultima in questa speciale graduatoria. E per rincorrere quel quarto posto tanto desiderato, i biancocelesti hanno bisogno del suo leader, alla caccia della rete numero 150 in Serie A.
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