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L’Atalanta vince col minimo sforzo. La terza qualificazione in Champions è sempre più vicina
Niente cadute, nessuna trappola. L’Atalanta vince 5-2 in un match a senso unico, o quasi. A parte due sbavature difensive che hanno portato al gol i padroni di casa, contro il Parma non c’è stata mai partita. Chi è entrato dalla panchina ha determinato in maniera significativa sul match: lo stesso Muriel - autore di un’altra doppietta - ha dimostrato che in questa squadra non ci sono titolari e riserve. Una vittoria importante che evidenzia la forza di una squadra sempre più vicina all’obiettivo. La corsa prosegue, ma le prossime settimane saranno cruciali.
MONOLOGO NERAZZURRO - La squadra di Gasperini ancora una volta ha espresso calcio e lo ha fatto nella maniera corretta, in una partita in cui sarebbe potuta accadere qualsiasi cosa. Tante palle gol create, ma anche tante occasioni sprecate: l’enorme mole di gioco ha poi ripagato i nerazzurri con cinque reti e tre punti fondamentali. Ora l’obiettivo è quello di guardare avanti, mai indietro. Gasperini sa che la pressione sta aumentando e l'obiettivo resta uno soltanto. Senza dimenticare ovviamente il secondo posto.
L’UDIENZA - Oggi il tecnico atalantino affronterà l’udienza dopo i fatti di febbraio. L’allenatore, infatti, è stato accusato di aver interrotto un controllo antidoping e di aver insultato l’ispettore indicato per l'esame: nel pomeriggio si saprà se il tecnico nerazzurro resterà sulla panchina orobica per le ultime gare o se verrà squalificato per venti giorni. La speranza è quella di vedere il Gasp in panchina nel momento cruciale di una stagione quasi perfetta. Ma decisioni extra-campo a parte, la volata finale è ormai entrata nel vivo.
MONOLOGO NERAZZURRO - La squadra di Gasperini ancora una volta ha espresso calcio e lo ha fatto nella maniera corretta, in una partita in cui sarebbe potuta accadere qualsiasi cosa. Tante palle gol create, ma anche tante occasioni sprecate: l’enorme mole di gioco ha poi ripagato i nerazzurri con cinque reti e tre punti fondamentali. Ora l’obiettivo è quello di guardare avanti, mai indietro. Gasperini sa che la pressione sta aumentando e l'obiettivo resta uno soltanto. Senza dimenticare ovviamente il secondo posto.
L’UDIENZA - Oggi il tecnico atalantino affronterà l’udienza dopo i fatti di febbraio. L’allenatore, infatti, è stato accusato di aver interrotto un controllo antidoping e di aver insultato l’ispettore indicato per l'esame: nel pomeriggio si saprà se il tecnico nerazzurro resterà sulla panchina orobica per le ultime gare o se verrà squalificato per venti giorni. La speranza è quella di vedere il Gasp in panchina nel momento cruciale di una stagione quasi perfetta. Ma decisioni extra-campo a parte, la volata finale è ormai entrata nel vivo.
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