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Lazio, Gila si presenta: “Grazie al Real e ad Ancelotti, ora voglio imparare da Sarri”
Le parole di Mario Gila, difensore centrale classe 2000 acquistato per 6 milioni dal Real Madrid, durante la sua conferenza stampa di presentazione alla Lazio.
Dal Real Madrid alla Lazio, che ti aspetti da questa esperienza?
“È stata un’esperienza molto bella con il Real, qui vengo con tanta ambizione, anche la Lazio è un grande club. In Italia c’è un’attenzione difensiva diversa rispetto alla Spagna. Questo per me è un salto molto grande. Ho giocato 2 partite con la prima squadra, vengo come giocatore del Real Castiglia che deve ancora imparare tanto”.
Cosa ti ha insegnato Ancelotti?
“Non ho parlato con lui del mio trasferimento, mi ha trasmesso tanta passione italiana. È stata una decisione mia venire qui. Voglio lavorare con Sarri, è un grande allenatore”.
Cosa significa allenarsi con la squadra campione d’Europa?
“È stata una fortuna che molti non hanno, ringrazio Ancelotti. Il Real è una squadra enorme, ti trasmette la sensazione della vittoria”.
Quali sono i tuoi modelli nel tuo ruolo?
“Nesta è stato un giocatore storico per questo club, è una figura e un riferimento per tutti i difensori centrali”.
La Lazio ha sempre avuto tanti giocatori spagnoli. Hai parlato con qualcuno prima di venire qui?
“No con nessuno. Sapevo che c’era un bell’ambiente, l’accoglienza è stata straordinaria, la presenza degli spagnoli poi mi aiuta”.
La tua caratteristica che si sposa meglio con le richieste di Sarri? E dove devi migliorare tanto?
“Mi considero un giocatore molto fisico e rapido. In Liga manca l’aspetto tattico, aspetto invece su cui Sarri lavora molto”.
Dal Real Madrid alla Lazio, che ti aspetti da questa esperienza?
“È stata un’esperienza molto bella con il Real, qui vengo con tanta ambizione, anche la Lazio è un grande club. In Italia c’è un’attenzione difensiva diversa rispetto alla Spagna. Questo per me è un salto molto grande. Ho giocato 2 partite con la prima squadra, vengo come giocatore del Real Castiglia che deve ancora imparare tanto”.
Cosa ti ha insegnato Ancelotti?
“Non ho parlato con lui del mio trasferimento, mi ha trasmesso tanta passione italiana. È stata una decisione mia venire qui. Voglio lavorare con Sarri, è un grande allenatore”.
Cosa significa allenarsi con la squadra campione d’Europa?
“È stata una fortuna che molti non hanno, ringrazio Ancelotti. Il Real è una squadra enorme, ti trasmette la sensazione della vittoria”.
Quali sono i tuoi modelli nel tuo ruolo?
“Nesta è stato un giocatore storico per questo club, è una figura e un riferimento per tutti i difensori centrali”.
La Lazio ha sempre avuto tanti giocatori spagnoli. Hai parlato con qualcuno prima di venire qui?
“No con nessuno. Sapevo che c’era un bell’ambiente, l’accoglienza è stata straordinaria, la presenza degli spagnoli poi mi aiuta”.
La tua caratteristica che si sposa meglio con le richieste di Sarri? E dove devi migliorare tanto?
“Mi considero un giocatore molto fisico e rapido. In Liga manca l’aspetto tattico, aspetto invece su cui Sarri lavora molto”.
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