Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / lazio / A tu per tu
…con Mario GiuffrediTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
mercoledì 7 settembre 2022, 00:00A tu per tu
di Alessio Alaimo

…con Mario Giuffredi

“Faccio questo lavoro dal 2010: quello appena passato è stato il mercato più difficile e povero degli ultimi dodici anni. Anche più povero di quando eravamo in piena pandemia. Le scorie del Covid ci sono ancora tutte e poi le regole come il Decreto Crescita stanno uccidendo il calcio italiano. Se non verrà annullato il Decreto incentivando cosi la crescita del nostro calcio la Nazionale difficilmente tornerà protagonista”. Parla a Tuttomercatoweb Mario Giuffredi, agente di Casale, Di Lorenzo, Biraghi, Politano e molti altri calciatori del nostro campionato.

È stato il mercato di Casale, che si è accasato alla Lazio.
“Quella di Casale è stata un’operazione che avevamo programmato, volevamo mandarlo con Sarri perché il tecnico è uno specialista nella fase difensiva e potrà aiutarlo a crescere ancora e diventare importante anche in ottica Nazionale”.

Parisi poteva andare alla Fiorentina?
“Si, gli ultimi giorni di mercato sono stati molto convulsi. Lo reputo un calciatore da grande squadra, può essere l’uomo mercato per gennaio o per l’estate. È di livello altissimo. Può ambire a traguardi importanti. Avevamo tanti club, dall’Atalanta al Torino fino alla Fiorentina, il Leeds e il Nizza anche in accordo con l’Empoli abbiamo deciso di aspettare”.

Per Di Lorenzo è un anno importante, da capitano.
“È un anno importante dal punto di vista della leadership. Le qualità le ha dimostrate tutte da anni, è diventato uno dei terzi più forti d’Europa. Ora dovrà dimostrare di essere un grande leader e un grande trascinatore ma non ho dubbi che lo sarà”.

Al Napoli assiste anche Mario Rui e Politano.
“Lo dimostrano i fatti: Mario è uno dei terzini più importanti della Serie A. Spalletti lo ha soprannominato il Maestro. Da Politano mi aspetto tantissimo e che faccia un campionato devastante in cui determini ad ogni partita. Ha le potenzialità per farlo”.


Biraghi: futuro ancora viola?
“È felice. Stiamo provando a prolungare il rapporto con la Fiorentina. Si appresta a fare una nuova annata importante con l’aggiunta, quest’anno, delle competizione europee”.

Koutsoupias?
“È un giocatore dalle grandi potenzialità. Mi aspetto che l’anno prossimo giochi in Serie A con il Benevento o che lo faccia da solo. Vorrà dire che avrà disputato un grande campionato. Da lui mi aspetto tantissimo, non ci sono più alibi. Come non ci sono più alibi per Maistro, mi aspetto tanto da lui perché ha potenzialità enormi e sono certo che si consacrerà e farà vedere tutte le sue qualità”.

Aramu si è accasato al Genoa.
“Avevamo diverse squadre di Serie A. Ma il progetto del Genoa è stato talmente bello che ci siamo detti che ne valeva la pena fare un anno di B per poi fare la Serie A con un club prestigioso come il Genoa. Magari saremmo andati subito in A in piazze meno storiche. Ma abbiamo preferito andare in una piazza prestigiosa

Tra i più interessanti spicca il mercato del Napoli.
“Il Napoli ha un presidente criticato ma in realtà è avanti anni luce. De Laurentiis è un innovatore. E il direttore sa di calcio come pochi. Quando hai questi elementi c’è tutto per fare bene. Guardando sempre l’aspetto finanziario oltre quello tecnico”.
Chi poteva fare di più?
“L’Inter e l’Atalanta. Ma se non hanno fatto di più evidentemente non potevano dal punto di vista finanziario perché avevano dei paletti da rispettare”.

Proprietà straniere in Italia: come le vede?
“Sono contento. Portano solidità economica. Ma se le proprietà straniere pensano di fare calcio con i dirigenti stranieri, secondo me faranno fatica. Eccetto la Roma che ha portato in Italia uno dei dirigenti più capaci del panorama internazionale come Thiago Pinto”.