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La rivincita di Allegri, i mugugni di Sarri, la saudade di Mourinho, il sogno di Spalletti… Che bel campionato!TUTTO mercato WEB
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mercoledì 11 gennaio 2023, 06:00L'Angolo di Calcio2000
di Fabrizio Ponciroli

La rivincita di Allegri, i mugugni di Sarri, la saudade di Mourinho, il sogno di Spalletti… Che bel campionato!

Adoro la Serie A, tanto imperfetta quanto intrigante. Ogni turno di campionato ci regala delle storie. Non ci si annoia mai. In attesa di rivedere in campo pezzi da novanta come Pogba, Ibrahimovic, Brozovic e tanti altri, direi che ci sono allenatori che stanno facendo molto parlare di sé. Impossibile non partire da Allegri. Dopo l’eliminazione dalla Champions League, il numero di tifosi che ancora lo difendevano era terribilmente vicino a quota zero. Sono sincero: pure io ho avuto qualche perplessità a riguardo. Eppure, in tre mesi, Allegri ha ricordato a tutti perché è un grande allenatore: perché sa come vincere. Ha plasmato quello che gli restava della Juventus in maniera impeccabile. Risultato? Otto clean sheet consecutivi, 24 punti incassati e la possibilità di portarsi, in caso di vittoria venerdì sera al Maradona, a -4 dalla vetta del campionato. Un mago? No, semplicemente Allegri. Non sarà bella da vedere la sua Juventus ma vince e, a Torino, è l’unica cosa che conta…
C’è chi vince e chi si sta perdendo in mugugni e incazzature varie. Sarri sta vivendo l’ennesimo momento delicato della sua carriera. La Lazio alterna momenti di grande qualità a blackout inspiegabili. La sensazione è che sia una creatura imperfetta, troppo imperfetta. La rosa è di qualità ma si ha sempre la sensazione che a Sarri manchi un centesimo per fare l’euro. Da Formello arrivano troppe voci di corridoio, la conferma che non tira una buona aria…
La Lazio ha gli stessi punti della Roma di Mourinho. Ecco, lo Special One è sempre al centro dell’attenzione. Ora per un suo possibile nuovo ruolo: CT del Brasile. Sarebbe bellissimo, mediaticamente parlando, ma che ne sarebbe della Roma? Forse il portoghese sta soffrendo di saudade. Gli mancano le grandi squadre con tanti top player. Alla Roma ne ha pochi rispetto ai suoi standard. In Brasile ne avrebbe a bizzeffe e, soprattutto, vivrebbe più sereno (la pressione sul club giallorosso è continua). Mi auguro, con tutto il cuore, resti fedele al suo progetto giallorosso. Credo non sia ancora giunto a quell’età in cui allenare una nazionale è rasserenante…
Chiudo con Spalletti. Lo immagino pregare che il vantaggio sulle avversarie non diminuisca ulteriormente. Venerdì sera, il suo Napoli, si gioca tanto, tantissimo. Le avversarie non mollano, il Napoli non può stare tranquillo. Era naturale arrivasse un momento di difficoltà. Se Spalletti saprà gestire ansie e preoccupazioni, allora potrà davvero essere l’anno buono per i partenopei. A volte i sogni si avverano ma è necessario crederci fino in fondo, proprio come sta facendo Spalletti dal primo giorno del ritiro. Che bel campionato signori miei…