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La Salernitana espugna Lecce per 2-1. Dia e Vilhena firmano il sorpasso in classifica
Salernitana corsara al Via del Mare, grazie a un grande primo quarto di partita. Perché arrivano nei primi venti minuti i due gol granata che spianano la strada verso la vittoria. Il Lecce è stato un po' troppo superficiale nell'approccio, salvo poi crescere da metà primo tempo in poi. Nella ripresa invece pochi spunti per arrivare a un punto in più. Grazie a questa vittoria gli uomini di Nicola arrivano a quota 21, sorpassando proprio il Lecce e tirando un sospiro di sollievo sulla zona retrocessione.
Una prima parte primo tempo scoppiettante per la Salernitana, che si porta subito sul 2-0 prima con una volée di Dia - colpevole Pezzella nella respinta centrale - poi con Vilhena, bravo ad arrivare a rimorchio e sfruttando il buco centrale. Con il doppio vantaggio la squadra di Nicola arretra un pelo il baricentro, lasciando anche spazio a un Lecce che aveva approcciato in maniera forse un po' sotto ritmo rispetto ai granata. Così se è vero che Strefezza riesce dimezzare lo svantaggio dopo un buon affondo di Pezzella sulla sinistra, dall'altro è Sambia a dovere salvare sulla riga sulla zampata di Colombo. In generale il Lecce meriterebbe anche forse il pari, ma le amnesie difensive sono comunque decisive.
Nel secondo tempo, invece, i ritmi sono abbastanza inferiori, anche se la Salernitana trova spesso il modo per affondare, mentre il Lecce ha solo occasioni potenziali. Ochoa mette i guantoni un paio di volte, Falcone deve replicare la parata del primo tempo ancora su Sambia, evitando che a mezz'ora dalla fine la gara scivoli verso la chiusura. Appena prima era stato Piat a cercare la gloria personale dopo un coast to coast di Coulibaly che aveva spezzato in due la difesa giallorossa. Baroni prova a cambiare tutto il tridente per pervenire al pareggio, ma in un paio di circostanze Ceesay e Banda non riescono ad arrivare alla deviazione più importante.
Così a dieci minuti dalla fine è Di Francesco ad andare vicino al gol su tocco del solito Hjulmand, ma Ochoa tira un sospiro di sollievo quando la palla finisce fuori. Il recupero è maxi: sei minuti, ma il Lecce non trova grandissime combinazioni offensive per cercare ulteriormente il pari.
Una prima parte primo tempo scoppiettante per la Salernitana, che si porta subito sul 2-0 prima con una volée di Dia - colpevole Pezzella nella respinta centrale - poi con Vilhena, bravo ad arrivare a rimorchio e sfruttando il buco centrale. Con il doppio vantaggio la squadra di Nicola arretra un pelo il baricentro, lasciando anche spazio a un Lecce che aveva approcciato in maniera forse un po' sotto ritmo rispetto ai granata. Così se è vero che Strefezza riesce dimezzare lo svantaggio dopo un buon affondo di Pezzella sulla sinistra, dall'altro è Sambia a dovere salvare sulla riga sulla zampata di Colombo. In generale il Lecce meriterebbe anche forse il pari, ma le amnesie difensive sono comunque decisive.
Nel secondo tempo, invece, i ritmi sono abbastanza inferiori, anche se la Salernitana trova spesso il modo per affondare, mentre il Lecce ha solo occasioni potenziali. Ochoa mette i guantoni un paio di volte, Falcone deve replicare la parata del primo tempo ancora su Sambia, evitando che a mezz'ora dalla fine la gara scivoli verso la chiusura. Appena prima era stato Piat a cercare la gloria personale dopo un coast to coast di Coulibaly che aveva spezzato in due la difesa giallorossa. Baroni prova a cambiare tutto il tridente per pervenire al pareggio, ma in un paio di circostanze Ceesay e Banda non riescono ad arrivare alla deviazione più importante.
Così a dieci minuti dalla fine è Di Francesco ad andare vicino al gol su tocco del solito Hjulmand, ma Ochoa tira un sospiro di sollievo quando la palla finisce fuori. Il recupero è maxi: sei minuti, ma il Lecce non trova grandissime combinazioni offensive per cercare ulteriormente il pari.
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