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Kerlon, la Foquinha finita a giocare nella Serie C giapponese

Kerlon, la Foquinha finita a giocare nella Serie C giapponese
domenica 7 luglio 2013, 06:302013
di Gaetano Mocciaro

Lo chiamavano Foquinha, per come sapeva giocare col pallone di testa, come una foca ammaestrata. Un vero marchio di fabbrica, il colpo che lo ha reso per un periodo tra i più fulgidi talenti brasiliani. Peccato che la sfortuna sotto forma di infortuni gli abbia troncato velocemente la carriera. Parliamo di Kerlon Moura Souza, centrocampista offensivo o attaccante classe 1988. Dicevamo del suo colpo più celebre, quello della foquinha, che ha fatto il giro del mondo con l'esplosione di Youtube. Si vedono numeri da circo, si scommette forte su di lui tanto che qualcuno scomoda persino il paragone con Ronaldinho.

Nel 2005 si mette in luce al Sudamericano Under 17, dov'è la stella del Brasile, che trascina alla vittoria finale diventando anche capocannoniere (8 reti in 7 partite) e miglior giocatore del torneo. Già allora vediamo un giovanissimo Kerlon tirar fuori dal cilindro un colpo che esalta il pubblico: col piede si alza il pallone e poi via in dribbling sugli avversari palleggiando di testa. Un colpo geniale, se hai l'abilità che ha Kerlon. Perché se un difensore in qualche modo può strappare la palla dai piedi di un giocatore la situazione cambia con un avversario che ti va via con la sfera incollata alla testa. Non a caso gli interventi per fermarlo sono sempre bruschi, per usare un eufemismo: spintoni, calcioni, colpi di karate. La scena si ripete, a maggior ragione quando il giocatore viene lanciato in prima squadra dal Cruzeiro, e si ritrova difensori più grandi e molto più grossi di lui. Come Coelho, che in un acceso derby Atletico Mineiro-Cruzeiro, irritato dalla sua mossa della foca lo manda al tappeto con una violentissima spallata, che scatena una rissa da saloon e gli costa 10 giornate di squalifica (poi ridotte a cinque).

Le costanti botte prese e un fisico fin troppo predisposto agli infortuni mostrano i limiti fisici del giocatore. A 19 anni due gravi infortuni al ginocchio lo tengono a lungo fermo. Questo non scoraggia le squadre europee che hanno messo gli occhi su di lui. In Italia c'è il Torino che si fa inizialmente avanti, il Cruzeiro oppone resistenza e spara addirittura 20 milioni, cifra che spaventa chiunque. Passa un anno e Kerlon alterna col Cruzeiro belle giocate e i soliti guai fisici, ma questo non ferma le squadre europee che puntano su di lui. A mediare per il trasferimento in Europa c'è niente meno che Mino Raiola, che ammette come il giocatore sia nel mirino del Manchester United, vicinissimo a prenderlo prima dell'ennesimo infortunio del giocatore, ma anche Juventus e Inter. La spuntano i nerazzurri che intanto prima di tesserarlo lo fanno curare dal proprio medico di fiducia. Poi lo fanno tesserare dal Chievo, visto il suo status da extracomunitario, allo scopo poi di prenderlo l'anno seguente. A Verona, però, non trova il minimo spazio: giusto 4 spezzoni di gara, senza lasciar traccia.

A fine stagione è un giocatore dell'Inter, che in verità si rende conto di non sapere che farsene. Con Eto'o, Milito, Suazo, Balotelli e Arnautovic per il brasiliano non c'è spazio. Kerlon viene così parcheggiato all'Ajax, in prestito con diritto di riscatto. Che gli olandesi non ripongano poi tutta questa fiducia nel giocatore lo si capisce quando lo mandano subito nella squadra riserve. La sorte poi si accanisce e in un allenamento si infortuna gravemente al ginocchio sinistro, rimanendo ai box sei mesi. A fine stagione Kerlon non ha giocato un solo minuto all'Ajax e torna al mittente.

L'Inter, però, non ci crede più ma è vincolato col giocatore da un contratto fino al 2012 e non può far altro che parcheggiarlo qua e la in attesa della scadenza contrattuale. Così Kerlon fa ritorno in patria prima vestendo la maglia del Paranà, poi al Nacional Minas Gerais, squadra della terza serie del campionato mineiro. Insomma, una carriera praticamente finita. Anche in queste due squadre non mancano i problemi fisici, che continuano a tormentare il giovane attaccante. L'ultima avventura, che sta tutt'ora andando avanti, vede Kerlon in Giappone. Nell'estate 2012, la Foquinha ha firmato un contratto col Fujieda MYFC, nella Japan Football League, ossia il terzo livello del calcio giapponese. Nella terra del Sol Levante ha ritrovato il campo e anche i gol: gioca con continuità, segna e fa segnare. Un po' di serenità, nonostante una carriera che si è rivelata bel diversa da quello che ci si poteva aspettare.