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Cambia l'orario? Intanto Spadafora apre al ritorno del pubblico: la Serie A anticipa e spera
Forse cambia l'ora, prima o poi torna il pubblico. A metà luglio, potremmo vedere un campionato molto diverso, nei tempi e nei modi, rispetto a quello che stiamo seguendo oggi.
Novità sull'orario. Anche prima di metà luglio, in realtà. Lega Serie A e AIC sono infatti vicine a un accordo, comunque ancora da trovare: giocare alle 21,45 non va bene quasi a nessuno e alla fine, per quanto la fumata sia più tendente al grigio che bianca, si riporterà indietro la lancetta di mezz'ora. Sarebbero a quel punto anticipati anche gli orari delle partite di pomeriggio e sera: nel complesso, una mossa che potrebbe accontentare tutti, anche le tv. Sicuramente non in vigore dalla prossima giornata, ma già dal prossimo weekend potrebbe esserci questa novità.
A metà luglio i tifosi. Ieri il presidente FIGC Gravina aveva rilanciato le proprie speranze, oggi il ministro Spadafora le ha rinfocolate: "Vedremo cosa si potrà fare, dipende dalla curva epidemiologica". Considerato l'andamento dei bollettini, giorno dopo giorno, le sensazioni positive ci sono. Le società spingono, e in molte hanno già avanzato dei progetti per riaprire almeno parzialmente i propri stadi: tra pathos e incassi, anche questo farebbe la differenza.
Novità sull'orario. Anche prima di metà luglio, in realtà. Lega Serie A e AIC sono infatti vicine a un accordo, comunque ancora da trovare: giocare alle 21,45 non va bene quasi a nessuno e alla fine, per quanto la fumata sia più tendente al grigio che bianca, si riporterà indietro la lancetta di mezz'ora. Sarebbero a quel punto anticipati anche gli orari delle partite di pomeriggio e sera: nel complesso, una mossa che potrebbe accontentare tutti, anche le tv. Sicuramente non in vigore dalla prossima giornata, ma già dal prossimo weekend potrebbe esserci questa novità.
A metà luglio i tifosi. Ieri il presidente FIGC Gravina aveva rilanciato le proprie speranze, oggi il ministro Spadafora le ha rinfocolate: "Vedremo cosa si potrà fare, dipende dalla curva epidemiologica". Considerato l'andamento dei bollettini, giorno dopo giorno, le sensazioni positive ci sono. Le società spingono, e in molte hanno già avanzato dei progetti per riaprire almeno parzialmente i propri stadi: tra pathos e incassi, anche questo farebbe la differenza.
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