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L'editoriale sulla C - La commedia dell'assurdo. Il Pro Piacenza fa la storia
Editoriale di Luca Bargellini per TuttoC.com
Altro giro altra corsa. Il primo weekend di campionato del 2019 in Lega Pro non poteva essere diverso da ognuno di quelli dell’anno precedente.
A Piacenza, sponda Pro, la Lega ha sospeso la gara per “mettere fine ad una pagina vergognosa del nostro calcio” ha detto il numero uno della Serie C Francesco Ghirelli. I rossoneri allenati da Riccardo Maspero si sono, infatti, presentati al ‘Garilli’ con appena dodici effettivi, cinque dei quali senza contratto, e con la distinta del match, sempre secondo il presidente della terza serie, piena di irregolarità.
Morale della favola. Niente sfida in Emilia e palla che passa in mano al Giudice Sportivo che, qualora dovesse ritenere le irregolarità tanto gravi, potrebbe dare la quarta sconfitta a tavolino al Pro Piacenza e dunque portare all’estromissione dello stesso club emiliano dalla Serie C. Uno scenario questo tanto probabile quanto surreali sono state le parole a TuttoC.com del presidente rossonero Maurizio Pannella. Tranquillo nel raccontare la tragedia sportiva che si vive dalle sue parti oltre ogni limite umanamente immaginabile.
Diversi chilometri più a sud di Piacenza, e per la precisione in Basilicata, la situazione non è poi così diversa. A Matera la squadra lucana si è presentata ancora una volta con la formazione Berretti alla sfida di campionato contro la Sicula Leonzio, per contrapporsi allo sciopero indetto dalla prima squadra contro il mancato pagamento degli stipendi. Anche qui le parole del numero uno del club, Rosario Lamberti, ancora una volta alle nostre pagine, hanno delineato la situazione in modo diametralmente opposto a quanto vissuto da chi invece si è visto togliere qualsiasi tipo di normalità. “Entro il 31 gennaio allestiremo una squadra competitiva” ha raccontato il presidente lucano. Già, una squadra come quella che attende stipendi arretrati o competitiva come la società che è ancora senza una fideiussione. Lamberti, a tal proposito, ha parlato di “bozza di accordo con la Cattolica Assicurazioni”: non propriamente una certezza.
Zero certezze, come quelle che, sul fronte fideiussioni, sono state in grado di produrre Cuneo e Lucchese. Anche per loro nessuna buona nuova e penalizzazioni a profusione in arrivo, per delle norme legate all’inscrizione al campionato. Obblighi, dunque, da ottemperare ben prima della fine dell’estate. Obblighi, che a metà gennaio, dovrebbero essere acqua passata, ma che non lo sono.
Alla prima giornata di campionato del 2019, ancora una volta, avremmo voluto parlare di altro. Parlare di pallone. Ma oramai è davvero impossible. Servono misure drastiche per salvaguardare la parte buona di questo movimento. E tenere a distanza quei personaggi che arrivano al mondo del pallone solo per opportunismo e bieco cinismo.
A Piacenza, sponda Pro, la Lega ha sospeso la gara per “mettere fine ad una pagina vergognosa del nostro calcio” ha detto il numero uno della Serie C Francesco Ghirelli. I rossoneri allenati da Riccardo Maspero si sono, infatti, presentati al ‘Garilli’ con appena dodici effettivi, cinque dei quali senza contratto, e con la distinta del match, sempre secondo il presidente della terza serie, piena di irregolarità.
Morale della favola. Niente sfida in Emilia e palla che passa in mano al Giudice Sportivo che, qualora dovesse ritenere le irregolarità tanto gravi, potrebbe dare la quarta sconfitta a tavolino al Pro Piacenza e dunque portare all’estromissione dello stesso club emiliano dalla Serie C. Uno scenario questo tanto probabile quanto surreali sono state le parole a TuttoC.com del presidente rossonero Maurizio Pannella. Tranquillo nel raccontare la tragedia sportiva che si vive dalle sue parti oltre ogni limite umanamente immaginabile.
Diversi chilometri più a sud di Piacenza, e per la precisione in Basilicata, la situazione non è poi così diversa. A Matera la squadra lucana si è presentata ancora una volta con la formazione Berretti alla sfida di campionato contro la Sicula Leonzio, per contrapporsi allo sciopero indetto dalla prima squadra contro il mancato pagamento degli stipendi. Anche qui le parole del numero uno del club, Rosario Lamberti, ancora una volta alle nostre pagine, hanno delineato la situazione in modo diametralmente opposto a quanto vissuto da chi invece si è visto togliere qualsiasi tipo di normalità. “Entro il 31 gennaio allestiremo una squadra competitiva” ha raccontato il presidente lucano. Già, una squadra come quella che attende stipendi arretrati o competitiva come la società che è ancora senza una fideiussione. Lamberti, a tal proposito, ha parlato di “bozza di accordo con la Cattolica Assicurazioni”: non propriamente una certezza.
Zero certezze, come quelle che, sul fronte fideiussioni, sono state in grado di produrre Cuneo e Lucchese. Anche per loro nessuna buona nuova e penalizzazioni a profusione in arrivo, per delle norme legate all’inscrizione al campionato. Obblighi, dunque, da ottemperare ben prima della fine dell’estate. Obblighi, che a metà gennaio, dovrebbero essere acqua passata, ma che non lo sono.
Alla prima giornata di campionato del 2019, ancora una volta, avremmo voluto parlare di altro. Parlare di pallone. Ma oramai è davvero impossible. Servono misure drastiche per salvaguardare la parte buona di questo movimento. E tenere a distanza quei personaggi che arrivano al mondo del pallone solo per opportunismo e bieco cinismo.
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