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20 aprile 1986, harakiri Roma: perde col Lecce e dà il titolo alla Juve
Il campionato del 1985/86 è stato uno dei più appassionanti della storia del calcio italiano. Le due rivali che hanno monopolizzato la scena nei primi anni ’80 sono Juventus e Roma. Si trovano appaiate in testa alla classifica a due giornate dal termine. La Juventus è partita meglio ma nella seconda parte della stagione rallenta e si fa raggiungere dai giallorossi. Sembra inevitabile uno spareggio e c’è chi pensa anche che la Roma sia la favorita: arriva a giocarsi le ultime giornate con il vento in poppa e l’ultima domenica e penultima la mettono di fronte a Lecce e Como, la seconda naviga tranquillamente a metà classifica e il Lecce è già condannato in Serie B. Diverso per la Juventus, che nella penultima giornata deve ospitare il Milan, in lotta per un posto in Uefa, eppure all’Olimpico alla Roma, il 20 aprile del 1986 capita il più classico dei testacoda: un risultato clamoroso. Passata in vantaggio dopo pochi minuti e pronta a vivere una domenica tranquilla, aspettando il risultato di Torino, i giallorossi vengono raggiunti e poi superati fino al risultato di 1-3 dal Lecce. A Torino increduli si guarda il tabellone dello stadio ad indicare il risultato di Roma, la Juventus ne approfitta e con Laudrup segna la rete della vittoria contro il Milan. La Roma riesce ad accorciare ancora le distanze, ma la gara finirà 2-3 per i pugliesi. La settimana successiva i bianconeri diventano i campioni d’Italia proprio a Lecce.
Guarda il video per ascoltare il ricordo di Sergio Brio e Eriksson su quella partita persa contro il Lecce.
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