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Brescia, due sfide fondamentali: Torregrossa sarà l'ago della bilancia
Può sembrare banale ripeterlo, ma il Brescia si gioca tutto nelle prossime due gare. Prima il Lecce, poi il recupero con il Sassuolo: solo dopo queste due sfide si potrà fare un bilancio della prima parte di stagione e capire se la compagine biancoblù riuscirà a salvarsi. Per farlo si dovrà passare dalle prestazioni collettive e da quell'identità di squadra che Corini ha saputo dare durante lo scorso campionato, ma anche dagli uomini giusti. Su tutti Ernesto Torregrossa, al suo primo anno in A: uno degli uomini simbolo di questa compagine che sta trovando il minutaggio giusto dopo un infortunio muscolare che lo ha tenuto fuori per la prima parte di stagione. Manca soltanto il gol, per salvarsi bisogna passare dalle reti del numero 11.
TORREGROSSA, L'UOMO CHIAVE - Solo 45' a San Siro. Questo il tempo di utilizzo di Torregrossa da parte di Eugenio Corini, che non ha più avuto un giocatore fondamentale e con caratteristiche diverse da una prima punta. L'importanza del calciatore si è vista a Roma, ma anche nel successo contro la SPAL: sacrificio e profondità, due parole molto care al giocatore delle Rondinelle. Manca soltanto quel bottino di gol che può aiutare una squadra in difficoltà dal punto di vista della classifica, ma con il morale a mille dopo il terzo successo stagionale. Appena Torregrossa riuscirà a sbloccarsi il Brescia avrà un'arma in più per tentare quella che ad oggi sembra essere a tutti gli effetti un'impresa.
PRIMA LECCE, POI SASSUOLO - Saranno giorni importantissimi per la squadra di mister Corini che, oltre ad affrontare due dirette avversarie, potrà anche capire il reale valore della classifica. Recuperare un match per poi proiettarsi all'ultima sfida prima della pausa natalizia con una consapevolezza diversa. L'ideale sarebbe quello di conquistare sei punti su sei, in modo tale da poter dare continuità al successo ottenuto domenica. Non sarà semplice, soprattutto perché i giallorossi di mister Liverani giocano un gran bel calcio. Questa volta, però, Corini avrà un Torregrossa in più.
TORREGROSSA, L'UOMO CHIAVE - Solo 45' a San Siro. Questo il tempo di utilizzo di Torregrossa da parte di Eugenio Corini, che non ha più avuto un giocatore fondamentale e con caratteristiche diverse da una prima punta. L'importanza del calciatore si è vista a Roma, ma anche nel successo contro la SPAL: sacrificio e profondità, due parole molto care al giocatore delle Rondinelle. Manca soltanto quel bottino di gol che può aiutare una squadra in difficoltà dal punto di vista della classifica, ma con il morale a mille dopo il terzo successo stagionale. Appena Torregrossa riuscirà a sbloccarsi il Brescia avrà un'arma in più per tentare quella che ad oggi sembra essere a tutti gli effetti un'impresa.
PRIMA LECCE, POI SASSUOLO - Saranno giorni importantissimi per la squadra di mister Corini che, oltre ad affrontare due dirette avversarie, potrà anche capire il reale valore della classifica. Recuperare un match per poi proiettarsi all'ultima sfida prima della pausa natalizia con una consapevolezza diversa. L'ideale sarebbe quello di conquistare sei punti su sei, in modo tale da poter dare continuità al successo ottenuto domenica. Non sarà semplice, soprattutto perché i giallorossi di mister Liverani giocano un gran bel calcio. Questa volta, però, Corini avrà un Torregrossa in più.
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