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Brescia, la salvezza non è più un miraggio. Ora testa al Sassuolo
Soltanto sorrisi. Dopo tante nubi, torna il sole nei pressi dello stadio Rigamonti: prima vittoria stagionale in casa, seconda consecutiva, 13 punti conquistati e la sfida di mercoledì con il Sassuolo che può cambiare tutto. Non male per un pomeriggio in cui si affrontava una diretta concorrente per la salvezza. Come lo scorso anno la sfida con il Lecce può essere la sliding door, anche perché dopo due successi consecutivi il morale è totalmente differente rispetto all'era Grosso: squadra compatta e aggressiva, ma soprattuto cinica negli ultimi 16 metri. Qualità e quantità, tutte doti necessarie per rimanere aggrappati alla serie A: c'era qualche aspettativa in più, ma Corini lo aveva ripetuto più volte, prima bisogna salvarsi.
PRIMA VITTORIA INTERNA - Il primo successo interno è una nota più che positiva in questa fase del campionato. In primis il Brescia ha vinto uno scontro diretto, questo potrà pesare al termine della stagione. I tre punti hanno inoltre evidenziato una simbiosi tra pubblico e squadra, con Eugenio Corini nel ruolo di condottiero: un ritorno necessario soprattutto con il senno di poi, serviva dare continuità ad un progetto iniziato lo scorso anno con il tecnico lombardo e culminato con la vittoria del campionato cadetto. Primo successo interno dopo il ritorno alla vittoria con la SPAL e 6 punti in due giornate, un risultato da non buttare via per una squadre che deve salvarsi.
TESTA AL SASSUOLO - Prima della sosta natalizia il Brescia affronterà altre due partite, ma la più importante rimane quella di mercoledì sera con il Sassuolo. Il recupero contro i neroverdi delineerà ancor di più la classifica della compagine biancocblù, solo dopo la sfida contro gli uomini di De Zerbi capiremo dove potrà arrivare questa squadra. L'ideale sarebbe chiudere il girone di ritorno con altri 7 punti e senza ulteriori passaggi a vuoto, per un totale di 20. Per la classifica, ovviamente, ma anche per il morale. Senza dimenticare Supermario Balotelli: se cambierà ancora marcia tutta la squadra può migliorare. D'altronde come si conta sugli spalti del Rigamonti "forse chissà, succederà". Ma tutto dipenderà anche dai prossimi match.
PRIMA VITTORIA INTERNA - Il primo successo interno è una nota più che positiva in questa fase del campionato. In primis il Brescia ha vinto uno scontro diretto, questo potrà pesare al termine della stagione. I tre punti hanno inoltre evidenziato una simbiosi tra pubblico e squadra, con Eugenio Corini nel ruolo di condottiero: un ritorno necessario soprattutto con il senno di poi, serviva dare continuità ad un progetto iniziato lo scorso anno con il tecnico lombardo e culminato con la vittoria del campionato cadetto. Primo successo interno dopo il ritorno alla vittoria con la SPAL e 6 punti in due giornate, un risultato da non buttare via per una squadre che deve salvarsi.
TESTA AL SASSUOLO - Prima della sosta natalizia il Brescia affronterà altre due partite, ma la più importante rimane quella di mercoledì sera con il Sassuolo. Il recupero contro i neroverdi delineerà ancor di più la classifica della compagine biancocblù, solo dopo la sfida contro gli uomini di De Zerbi capiremo dove potrà arrivare questa squadra. L'ideale sarebbe chiudere il girone di ritorno con altri 7 punti e senza ulteriori passaggi a vuoto, per un totale di 20. Per la classifica, ovviamente, ma anche per il morale. Senza dimenticare Supermario Balotelli: se cambierà ancora marcia tutta la squadra può migliorare. D'altronde come si conta sugli spalti del Rigamonti "forse chissà, succederà". Ma tutto dipenderà anche dai prossimi match.
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