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...con Diego Tavano
“Voglia e paura, così la ripresa del calcio italiano. Crisi, per le big non cambierà nulla. La Francia ne risentirà di più, quanti contenziosi! Ripartiamo dai giovani. E le date del mercato...”
Calcio verso la ripresa, mercato che inevitabilmente per la prossima sessione dovrà cambiare. Spese contenute, mirate, caccia all’intuizione e all’affare. “In vista della ripresa nei calciatori c’è un mix di emozioni”, dice a TuttoMercatoWeb l’agente Diego Tavano, agente tra gli altri di Andrea Rispoli e Sebastien De Maio.
Emozioni contrastanti, ma tanta voglia di normalità.
“Ci saranno sensazioni contrastanti. Tra la grande voglia di tornare a giocare, perché è la loro vita e anche un po’ di paura. Gli esami, i tamponi, ti suggestionano. Ma è importante ritornare in campo. Sarà un campionato particolare, si giocherà in mesi caldi e senza pubblico. Tutte situazioni che alterano la normalità”.
Come sarà il prossimo mercato?
“Le medio piccole accuseranno il colpo. Ma sarà un mercato in cui serviranno grandi capacità. Le grandi invece ne approfitteranno, soprattutto chi ha bilanci solidi continuerà nel suo percorso. I dirigenti anche attraverso le aree scouting dovranno trovare i profili ideali. I mediatori probabilmente risentiranno di questa situazione, le società proveranno a limitarne i costi”.
Quale nazione risentirà di più della crisi?
“La Francia. Perché ha gestito la questione in modo particolare chiudendo il discorso legato ai campionati, vivranno un’estate rovente con i contenziosi”.
La ricetta per ripartire?
“I giovani. Il futuro, la soluzione migliore. Puntiamo su di loro”.
Tenere il mercato aperto da settembre a gennaio può essere un’idea?
“Lasciare il mercato aperto fino a gennaio sarebbe un disastro per le società. Farlo durare da settembre al 5 ottobre mi sembra la soluzione migliore”.
Emozioni contrastanti, ma tanta voglia di normalità.
“Ci saranno sensazioni contrastanti. Tra la grande voglia di tornare a giocare, perché è la loro vita e anche un po’ di paura. Gli esami, i tamponi, ti suggestionano. Ma è importante ritornare in campo. Sarà un campionato particolare, si giocherà in mesi caldi e senza pubblico. Tutte situazioni che alterano la normalità”.
Come sarà il prossimo mercato?
“Le medio piccole accuseranno il colpo. Ma sarà un mercato in cui serviranno grandi capacità. Le grandi invece ne approfitteranno, soprattutto chi ha bilanci solidi continuerà nel suo percorso. I dirigenti anche attraverso le aree scouting dovranno trovare i profili ideali. I mediatori probabilmente risentiranno di questa situazione, le società proveranno a limitarne i costi”.
Quale nazione risentirà di più della crisi?
“La Francia. Perché ha gestito la questione in modo particolare chiudendo il discorso legato ai campionati, vivranno un’estate rovente con i contenziosi”.
La ricetta per ripartire?
“I giovani. Il futuro, la soluzione migliore. Puntiamo su di loro”.
Tenere il mercato aperto da settembre a gennaio può essere un’idea?
“Lasciare il mercato aperto fino a gennaio sarebbe un disastro per le società. Farlo durare da settembre al 5 ottobre mi sembra la soluzione migliore”.
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