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Hellas Verona-Roma 0-0, Lupa bene sulle corsie. Tameze subito vicino al gol: i voti di TMWTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
domenica 20 settembre 2020, 06:38Serie A
di Simone Lorini
fonte con la collaborazione di Luca Chiarini

Hellas Verona-Roma 0-0, Lupa bene sulle corsie. Tameze subito vicino al gol: i voti di TMW

HELLAS VERONA

Silvestri 7 - Cardine tra i cardini: è tra i pochi reduci della scorsa formidabile stagione. Ipnotizza Mkhitaryan lanciato a rete (e in sospetto offside) ed evita il peggio. Salvifico sul destro dritto per dritto di Pellegrini.

Cetin 6,5 - Tra meccanismi ancora da digerire e uno stato di forma non indimenticabile, nella prima metà fa storcere un po' il naso a Juric. Poi si riassesta, guadagna fiducia e beneficia della perdita di mordente dei tre attaccanti giallorossi.

Gunter 7 - Quasi a voler mettere in chiaro i perché del suo riscatto, nel primo tempo è a tratti dominante al centro del terzetto. Calamita per i tiri di Mkhitaryan e compagni, svizzero nelle chiusure. Dopo l'intervallo accusa un fastidio e alza bandiera bianca. (Dal 67' Ruegg 6 - Segnali incoraggianti).

Empereur 5,5 - Qualche scricchiolio allarmante in avvio, il motivo si palesa al diciannovesimo: infortunio muscolare, forfait obbligato. (Dal 19' Lovato 6,5 - La conduzione da veterano cozza con la carta d'identità. A suo agio, anche sul centro-sinistra. Piacevole sorpresa).

Faraoni 7 - Stantuffo sulla destra: non è un azzardo dedurre che quando Juric parlava di appena quattro o cinque giocatori in condizione si riferisse anche (e soprattutto a lui). Apparecchia per Tamèze, monta sul motorino e per poco non sigla un gol da cineteca.

Tameze 6,5 - Il ritardo di condizione è patente: del resto Juric per primo l'aveva sbandierato nella conferenza della vigilia. Qualcosa, però, si intravede: tecnica e alcune finezze. Ad una manciata di secondi dall'intervallo calcia a botta sicura con il piattone, ma Mirante compie il miracolo. (Dal 67' Barák 6 - Motivato, anche se combina poco).

Veloso 5,5 - È foriero di una qualità essenziale: l'equilibrio. In questo è maestro. Anche lui però è in ritardo, e qualche duello lo perde quasi di default. Non è brillante, ma anche nelle difficoltà sa essere prezioso.

Dimarco 7 - Nella pre-season era parso tra i più in forma: la controprova della gara ufficiale certifica quelle che prima erano solo sensazioni. Diagonali provvidenziali a tamponare le incursioni dei piccoletti giallorossi, un cross tagliente che propizia l'occasione d'oro sciupata da Tupta. Si dispera sul siluro da casa sua che si stampa sul montante.

Danzi 5,5 - Gli manca ancora qualcosa per calcare con continuità certi palcoscenici, ma dalla sua ha l'atteggiamento giusto e buona personalità. Cerca anche la botta da fuori, senza successo.

Tupta 4,5 - Tra mille attenuanti, è in assoluto il peggiore del primo tempo scaligero. Poco reattivo, abbottonato e puntualmente impreciso. Ha l'occasione di redimersi, la spreca con un piattone scialbo e indecifrabile. (Dal 46' Zaccagni 6 - Lontano dalla forma migliore, ma mette pepe là davanti).

Di Carmine 5,5 - Duellante agguerrito e fastidioso per l'intera linea giallorossa. Cerca il filo dell'offside, ma finisce oltre qualche volta di troppo. Generoso, anche se l'errore sotto porta su cioccolatino di Tamèze è piuttosto grossolano. (Dal 78' Ilic s.v.).

Matteo Paro 6,5 - Juric è squalificato, lui conduce la truppa con aplomb antitetico al temperamento dell'uomo di Spalato. La squadra è ordinata, fa di necessità virtù e si esalta nelle criticità. Sembra il copione dello scorso anno: c'è da augurarselo, a Verona.


ROMA

Mirante 6,5 - Con un intervento di puro riflesso evita lo svantaggio ai suoi nel primo tempo: a conti fatti, è una parata da un punto.

Mancini 6 - Uno dei pochi reduci della formazione tipo dell'anno scorso: difende con attenzione e cerca anche qualche sortita offensiva nel finale, quando gli schemi sono saltati.

Cristante 6 - Non la partita più probante in termini di pericolosità dell'avversario, ma da difensore se la cava piuttosto bene. Ed è molto utile nella costruzione dell'azione, che non guasta.

Ibanez 6,5 - Soffre pochissimo nella sua zona, specie sui palloni alti, che sono sostanzialmente tutti suoi. Anche un paio di chiusure a bassa quota portano il suo nome.

Karsdorp 6,5 - Un paio di avanzate interessanti, altrettante chiusure preziose: un buon ritorno dopo tante voci di mercato. La richiesta di cambio è però un brutto segnale, visto che tutti i ricordi che i tifosi hanno dell'olandese riguardano guai fisici. Dal 72' Santon sv.

Diawara 6 - Bene da schermo davanti alla difesa, con l'Hellas che sbatte spesso e volentieri sul muro eretto dall'ex Napoli. Non altrettanto efficace in termini di costruzione dell'azione. Dall'89' Villar sv.

Veretout 6 - Un paio di strappi notevoli per dare imprevedibilità alla manovra, non abbastanza per scuotere la squadra evidentemente.

Spinazzola 7 - In forma fisica straripante, si ripete dopo la prestazione maiuscola con la maglia della Nazionale di Mancini contro l'Olanda. Praticamente tutte le azioni pericolose della Roma nascono dal suo sinistro, mentre al primo tiro col destro coglie la traversa.

Pellegrini 5,5 - Non si accende, praticamente mai. Corre orizzontalmente e verticalmente, provando a dare un riferimento all'azione, ma dei suoi straordinari assist nello spazio neanche l'ombra. Dal 79' Kluivert sv.

Pedro 6 - Esordio non indimeticabile, specie per qualche fioritura di troppo nella costuzione del tiro, che in Italia non ti puoi permettere. Primo tempo di grande attitudine, ripresa scarica.

Mkitaryan 5,5 - Sicuramente il più pericoloso dei suoi, ma anche quello che compie più errori in fase conclusiva. Un brutto messaggio per Fonseca nella prima delle tante serate che la Roma vivrà senza la certezza Dzeko.
Fonseca 6 - 0-0 con un Verona decisamente sperimentale e rimaneggiato, ma il primo cambio arriva all'ottantesimo minuto. Forse il portoghese vuole dare un messaggio a chi osservava la squadra dalla tribuna sull'effettivo valore della rosa?