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TMW RADIO - Bressan: "Il Cagliari non è da terzultimo posto, la stagione è girata col Parma"TUTTO mercato WEB
venerdì 14 maggio 2021, 19:20Serie A
di Dimitri Conti

TMW RADIO - Bressan: "Il Cagliari non è da terzultimo posto, la stagione è girata col Parma"

Mauro Bressan ai microfoni di Francesco Benvenuti
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Mauro Bressan, ex centrocampista, ha parlato a Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini. L’intervista inizia dal Venezia: “Ricordo che quell’annata di Serie A non cominciò benissimo, con Prandelli partimmo con cinque sconfitto, sempre soccombendo al termine di partite incerte. Ci fu quindi l’avvicendamento con Iachini che era agli inizi. Combattemmo ma non riuscimmo a salvarci. Sono contento che oggi si giochino la possibilità di salire in Serie A, ieri è stata una partita veramente emozionante. Hanno reagito benissimo battendo una squadra come il Chievo. Merito di Zanetti e del suo staff, compresi i direttori veneziani doc”.

Com’è giocare al Penzo, stadio ubicato nella laguna?
“Molto affascinante, soprattutto l’arrivo: dentro è uno stadio piccolino ma a modo, ci arrivi con la barchetta però. Divertente ma diverso rispetto al solito!”.

Possono sognare?
“Esprimono sempre un buon gioco, vengono da una stagione continua grazie all’identità data da Zanetti. Per me il Lecce non è una montagna da scalare, oggi il Venezia è più in condizione. Fisicamente non mi sembra stiano benissimo… Magari hanno più nomi e i favori del pronostico ma il Venezia va. Per me partono alla pari, neanche 51-49”.

Anche il Como è una realtà simile?
“Per alcune cose sì, a Venezia c’è una proprietà straniera che ha fatto la scelta decisiva affidandosi a veneziani puri. A Como invece ci sono italiani a gestire, senza possibilità economiche esagerate hanno fatto un passo alla volta, con investimenti oculati”.

A Como hanno un comasco doc come Gattuso in panchina.
“Lo conosco molto bene, era mio capitano al Como quando giocavo e lo seguo da tutta la stagione. Ha un senso, ha raggiunto la promozione sia in campo che in panchina, dovrebbero fargli una statua”.


Dello stadio Sinigaglia invece che ci racconta?
“Quanti palloni in acqua, si giocava in mezzo al lago (ride, ndr). Uno stadio molto bello, che ha vissuto tempi gloriosi e merita come minimo la serie cadetta. Li ho sentiti contenti comunque, sperano di fare un buon campionato e magari andare in Serie A”.

Quanto c’è da salvare di questa stagione per la Fiorentina?
“Chi ha le redini in mano sicuramente deciderà per il meglio, a me da spettatore viene da dire che ho visto un cambiamento d’atteggiamento e di fiducia nei propri mezzi grazie a Iachini. Prima non ce l’avevano, giocavano con paura e pensieri negativi. Si è visto un cambiamento radicale in singoli come Pulgar: prima era spaesato, oggi ci crede e dà geometrie. I giocatori forti nella Fiorentina ci sono, chi rimarrà dipenderà molto dall’allenatore. Le basi ci sono e ultimamente sono venute pure fuori”.

Vlahovic è pronto per una big?
“Vedendolo così mi pare tranquillamente pronto. Ma poi cosa significa big? Mi auguro che anche la Fiorentina possa diventarla nei prossimi anni. Certo, se arriva il Milan a fare una certa proposta, considerando che c’è pure Ibrahimovic, sarebbe comprensibile la scelta di andarsene del giocatore, magari davanti a una buona offerta per la Fiorentina. Al Milan, appunto, ce lo vedrei bene”.

Sorpreso dalla rimonta del Cagliari?
“La squadra è fatta da giocatori importanti, da Joao Pedro a Nainggolan, da Godin a Nandez, non sono da ultimi tre posti. Dovevano solo tirare fuori qualcosa, ultimamente hanno avuto magari qualcosa indietro dalla fortuna dopo quanto successo a Di Francesco. Penso al Parma, hanno vinto in 2 minuti e fatto girare la stagione. Con merito”.