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ESCLUSIVA TMW - Lituani... d'Italia. Li presenta Meluso: "Dubickas ricorda un po' Mandzukic"TUTTO mercato WEB
© foto di Ufficio Stampa dello Spezia Calcio
mercoledì 8 settembre 2021, 08:00Serie A
di Raimondo De Magistris
fonte Dal nostro inviato al Mapei Stadium (RE)
esclusiva

Lituani... d'Italia. Li presenta Meluso: "Dubickas ricorda un po' Mandzukic"

Dei quattro giocatori che militano in Italia e questa sera affronteranno gli azzurri, con la maglia della Lituania, ben tre sono passati sotto gli occhi attenti del direttore sportivo Mauro Meluso. Oggi senza club dopo l'interruzione del rapporto con lo Spezia, Meluso nell'ultima stagione - insieme a Vincenzo Italiano - ha costruito la straordinaria salvezza della squadra ligure. E in precedenza aveva trascinato il Lecce dalla Serie C alla Serie A, sempre da direttore sportivo.
E proprio quando era a Lecce, Meluso aveva portato in Salento l'attaccante Edgaras Dubickas e il centrocampista Linas Megelaitis. Il primo, classe '98, adesso è al Piacenza, mentre il secondo alla Viterbese.

Direttore, Dubickas è tra i pochi attaccanti presenti nella lista convocati della Lituania.
"Ed è un giocatore senza dubbio molto interessante. Ha doti tecniche e atletiche che sono fuori discussione, può fare la prima punta, la seconda punta ma anche l'esterno. Per caratteristiche ricorda Mandzukic. Poi certo, deve crescere. Soprattutto dal punto di vista caratteriale è un giocatore che deve fare il salto di qualità".

Negli ultimi sei mesi della scorsa stagione a Livorno ha fatto bene.
"Ma lui la Serie C può farla in scioltezza e ha qualità per giocare anche in categorie superiori. Mi ha fatto piacere vederlo fare bene a Livorno, anche perché prima di prenderlo l'allora ds degli amaranto Rubino mi chiamò per chiedermi un consiglio proprio su di lui. E io caldeggiai il suo acquisto..."

Giocatore diverso è Linas Megelaitis.
"Ecco, a lui la mentalità giusta per dare sempre il massimo non gli manca. Magari non sarà mai un giocatore da Juventus, ma state certi che arriverà in alto fin dove potrà. E' un professionista".


Che caratteristiche ha?
"Può giocare sia in un centrocampo a due che in un centrocampo a tre, dove può agire sia da regista che da mezzala. Personalmente, credo che il suo ruolo migliore sia quello di mezzala incontrista. Per caratteristiche direi che ricorda Estevez, ora al Crotone e lo scorso anno con me allo Spezia..."

A proposito di Spezia. Lo scorso anno con lei c'era il portiere Krapikas.
"Lui a differenza degli altri due me lo sono ritrovato in rosa, è cresciuto nelle giovanili della Sampdoria e quando sono arrivato era già lì. Lo scorso anno ha giocato poco, ma ha grandi potenzialità e margini di crescita. Lo scorso anno con noi giocò solo in Coppa Italia, ma già dalla sfida col Cittadella nel terzo turno a quella con il Bologna nel quarto fece un grande salto di qualità e parò anche un rigore a Barrow... Grazie al preparatore dei portiere Angelo Porracchio nella scorsa stagione è cresciuto davvero tanto. E credo abbia fatto bene ad andare a Terni per trovare maggiore continuità".

In conclusione, trova un tratto comune tra i giocatori lituani con cui ha avuto a che fare?
"Sinceramente no, sono tre giocatori dal carattere molto diverso. Dico però che con i giovani, specialmente stranieri, bisogna avere pazienza. Bisogna aspettarli, creargli il percorso giusto per farli crescere anno dopo anno. Pensi che io nel 2017 presi Valeri dal Rieti, giocava in Serie D, e lo portai a Lecce. Si vedeva che aveva qualità ma andavo fatto crescere, passo dopo passo. E nell'ultimo turno di campionato, Valeri ha segnato proprio contro il Lecce, con la maglia della Cremonese. Ripeto, coi giovani serve pazienza. Soprattutto con quelli stranieri".