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Carrarese, Firicano: "La torta che abbiamo fatto è buona, manca la ciliegina"

Carrarese, Firicano: "La torta che abbiamo fatto è buona, manca la ciliegina"TUTTO mercato WEB
© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com
mercoledì 17 maggio 2017, 22:422017
di Luca Bargellini
fonte TuttoLegaPro.com

Quattordici giorni decisivi per la Carrarese di mister Aldo Firicano, che contro la Lupa Roma si giocherà la possibilità di rimanere in categoria: doppio confronto valido per i play out, con gli azzurri che avranno il vantaggio di giocare il ritorno in casa. Ai microfoni di TuttoLegaPro.com è proprio il tecnico a fare il punto della situazione.

Dopo il termine della regular season la Carrarese non ha mai smesso di allenarsi in vista dei play out, ma questa è sicuramente la settimana cruciale: come arriva la squadra agli spareggi salvezza?
“A livello strettamente fisico arriviamo bene, mentalmente un po’ meno ma devo dire che la delusione per l’ultima gara di campionato è stata smaltita. Per altro ora ci ritroviamo di fronte alla Lupa, con la quale abbiamo proprio chiuso il campionato, in una sfida doppio che è però quasi tripla, e con le stesse possibilità: noi abbiamo un lieve vantaggio avendo il miglior piazzamento in classifica, ed è ovvio che questo vogliamo capitalizzarlo”.

Una gara, quella contro la Lupa Roma che probabilmente è costata anche più cara del previsto a una Carrarese in crescita che però doveva per forza guardare anche alle altre, mentre tutto adesso dipende solo da voi.
“Chiaramente adesso che si ripropone il tutto, il senso di rivalsa sportiva c’è. Ed è chiaro che il non avere altre gare collegate pone tutto su aspetti diversi, e noi avremo la necessità di vincere: è vero che abbiamo due risultati su tre, ma se già portiamo a casa la gara di andata…”.

Il fatto di avere due gare su tre non può essere una sorta di handicap che vi obbliga a fare la partita?
“No, assolutamente. Questo però non vuol dire che non si ha rispetto per la Lupa Roma, anzi, sappiamo che è una squadra in ripresa che ha vissuto anche un ottimo finale di campionato, sono una squadra viva che ci metterà in difficoltà, ma noi ci vogliamo giocare la nostra chance fino in fondo”.

Anche perché la sensazione che la Carrarese potesse farcela c’era, alla fine la squadra era in netta crescita, e, se si esclude l’Olbia, era tra le più in forma nella parte bassa: quanto rammarico c’è?
“Ce n’è stato tanto, ma è accantonato, inutile parlare del passato, guardiamo al futuro e quindi al doppio confronto. Sono gare delicate, con valori che nella sostanza vanno a equipararsi, non ci sono grosse differenze, anche se il campionato ha detto che noi, rispetto al nostro avversario, abbiamo fatto un po’ meglio”.

Come ha visto cambiare la squadra dal suo arrivo?
“Al mio arrivo ho trovato una situazione complicata, l’ultimo posto era anche vicino, ma poi i ragazzi hanno avuto una grande ripresa, anche se hanno raccolto meno di quanto meritato. Però li ho visti più convinti dei loro mezzi, la torta che abbiamo fatto è buona, ma manca la ciliegina: è quella che dobbiamo mettere”.

Una considerazione generica sul campionato, che nel Girone A ha regalato tante sorprese ed è stato in bilico fino all’ultimo. La classifica ha realmente espresso i valori delle squadre che hanno preso parte alla competizione?
“Di solito si, nell’arco di un campionato i valori sono quelli che esprime la graduatoria, anche se poi qualche punto in più o in meno fa sempre la differenza. Il finale è effettivamente stato sorprendente sia per quello che riguarda la parte alta della classifica che per quella bassa, probabilmente il rush conclusivo è stato un po’ in controtendenza con l’annata globale”.