De Giorgi: "Taranto, forse è un arrivederci. Dopo l'aggressione siamo calati"
Finale di stagione amaro per il Taranto, che al ritorno fra i professionisti ha subito dovuto affrontare la retrocessione in Lega Pro. Ai microfoni di blunote l'esterno Francesco De Giorgi ha parlato della difficile annata ormai conclusa e del futuro: "Dopo l’aggressione siamo calati a picco e faccio ancora fatica a capire cosa sia successo. Quando è arrivato Ciullo siamo stati capaci di conquistare otto punti in quattro gare, prima di inciampare con l’Akragas: peccato perché se in quella circostanza Altobello, all’inizio del match, avesse segnato, forse avremmo vinto 4-0. Dopo il fattaccio tra me e me ho pensato subito che se Stendardo, Altobello e Maurantonio fossero andati via saremmo retrocessi: erano difficili da sostituire. Eravamo entrati in un vortice e non siamo più riusciti ad uscirne: è mancata personalità, fattore fondamentale in una piazza come quella ionica. Dopo Francavilla eravamo morti.
Il futuro? Ringrazio i tifosi dicendo che per me potrebbe essere un arrivederci. Attualmente, non so dove giocherò: è troppo presto per parlarne. A Taranto sono stato bene: per me è una seconda casa e ci tengo tanto. Vivrei volentieri in riva allo Ionio. Per via di quella foto, qualcuno mi ha frainteso: non ho nulla contro la tifoseria. Solo grande rispetto".