Perinetti: "Non gradito a bordocampo, non andrò più in panchina"
"Il messaggio, data la durezza delle sanzioni rispetto a quanto accaduto, è chiaro: non sono gradito a bordocampo". Cosi a TuttoMercatoWeb il direttore sportivo del Venezia dopo la squalifica dal campo inflittagli fino al 15 dicembre per proteste. Sette partite tra campionato e coppa.
"Evidentemente la presenza di due forti personalità come la mia e quella di Inzaghi danno troppa pressione alle terne arbitrali. Mi sono trovato - continua Perinetti - di fronte ad un dubbio amletico: chiedere alla FIGC l'autorizzazione di adire le vie legali per calunnia oppure subire una sanzione sinceramente ingiusta. Naturalmente devo optare per la seconda scelta, rinunciando anche a qualsiasi forma di reclamo e in futuro non andrò in panchina, con la speranza che contribuisca a rasserenare i rapporti della nostra società con la CAN di Lega Pro diretta dall'ottimo Giannoccaro e consenta - conclude Perinetti - alle terne arbitrali una maggiore attenzione alle questioni di campo rispetto alle turbolenze di panchina".