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esclusiva

Santonocito: "Milan addio, mi rimetto in gioco"

ESCLUSIVA TMW - Santonocito: "Milan addio, mi rimetto in gioco"
mercoledì 9 luglio 2014, 12:302014
di Alessio Calfapietra

Ognuno insegue i propri sogni. Nel 2007 Luca Santonocito (23), stella del vivaio interista, ha oltrepassato la Manica gettandosi a capofitto nel mondo Celtic. All'epoca si parlo' dell'ennesimo furto da parte di club britannici, uno dei centrocampisti maggiormente quotati a livello giovanile che prendeva letteralmente il volo lasciando il calcio italiano un po' piu' povero.

Oggi Luca deve voltare pagina. Una volta tornato in patria dietro chiamata del Milan, le tappe con Sudtirol, Renate e Monza non hanno portato il salto di qualità che in molti si aspettavano.
Il centrocampista nativo di Mariano Comense è pronto a ripartire. Lo abbiamo contattato nell'immediata vigilia di Brasile-Germania: "E' tutto il giorno che aspetto questa partita. Tiferò Brasile anche se i tedeschi sono piu' forti e partono favoriti". Parole quanto mai profetiche.

Quale è al momento la tua situazione?
"Dal 30 giugno è finito il mio contratto con il Milan ed ora sono in cerca di una sistemazione".

Sei deluso che l'avventura al Milan, il tuo grande sogno, si sia chiusa?
"Beh certo che lo sono, anche se al Milan sono stato giusto un anno e gli altri li ho spesi in prestito in squadre di Lega Pro. Ora voglio rimettermi in gioco in un altro ambiente con motivazioni altissime".

Partiamo dagli esordi e la tua esperienza all'Inter
"Mi sono trasferito all' Inter in seguito al fallimento del Como, all'età di 14 anni, in nerazzurro ho speso due anni bellissimi, coronati con lo scudetto nei Giovanissimi Nazionali il primo anno ed il campionato successivo con gli Allievi Nazionali con ragazzi di un anno più grandi di me".

Come è nata l'idea di andare in Scozia? Come ti sei trovato?
"E' stata una cosa rapidissima, e senza che praticamente me ne accorgessi avevo firmato un contratto professionistico al Celtic a 16 anni, E' stata un'esperienza unica, ho conosciuto un altro tipo di ambiente rispetto a quello italiano e un altro modo di vedere il calcio e giocare".

Se potessi tornare indietro, andresti all'estero così giovane?
"Sinceramente non ci ho mai pensato, perché non sono una persona che vive di rimorsi, in quel momento ero convinto che quella fosse una grossa opportunità per me e quindi l'ho presa al volo..."

Poi il ritorno in Italia, al Milan, e una lunga trafila di prestiti
"Gia, questi anni in giro in prestito non sono andati come me l'aspettavo, non ho trovato molto spazio anche se ho sempre continuato e continuo a lavorare duro per migliorarmi".

Il Milan ha venduto quasi tutti i tuoi compagni di squadra...secondo te non punta al vivaio
"Più che altro le grandi squadre fanno fatica a puntare davvero sui ragazzi del proprio settore giovanile, salvo rare eccezioni ( vedi De Sciglio ) non sono molti che fanno subito il salto in prima squadra".

Secondo te chi è il giovane italiano piu' promettente?
"Ci sono tanti ragazzi molto bravi, bisogna soltanto dargli più opportunita', personalmente a me piace molto Verratti, anche se non so se si può considerare un giovane dopo tutte le presenze che ha fatto".

Descrivimi il momento più intenso, l'emozione che ricorderai per sempre
"L'emozione più grande e stata giocare in prima squadra al Celtic contro il Benfica, un'amichevole in Canada davanti a 50000 spettatori! Momenti che non scordero' mai sono anche le vittorie dello scudetto all'Inter, un anno davvero bellissimo, e le vittorie in campionato e coppa di Scozia".

Quali sono i tuoi programmi per il futuro?
"Continuare a giocare a calcio come professionista, non ho alcuna preferenza fra Lega Pro ed estero, dato che sono stato già fuori dall'Italia e l'inglese ormai e' come se fosse la mia seconda lingua, non avrei problemi a fare un'altra esperienza all'estero come in passato".

Hai rimpianti per come è andata fino ad ora la tua carriera?
"Sicuramente vorrei essere riuscito a fare molto di più, ma per via di diverse situazioni non sono mai riuscito a farlo".

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