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FOCUS TMW - Quando allenare gratis non è un caso isolato

FOCUS TMW - Quando allenare gratis non è un caso isolatoTUTTO mercato WEB
Silvio Baldini
© foto di Federico De Luca
venerdì 23 giugno 2017, 09:152017
di Claudia Marrone

Sta facendo discutere, e ha diviso il mondo del calcio, la decisione di Silvio Baldini di allenare gratis la Carrarese per la prossima stagione. Una scelta che il mister, fermo da ormai sei stagioni, ha motivato con la grande voglia di rimettersi in gioco e la vicinanza territoriale – soli 4 chilometri di distanza - che lega casa sua allo stadio “Dei Marmi”, dove gli azzurri disputano le partite interne.

Ma questo non è l'unico esempio del calcio italiano dove un allenatore decide di prestare servizio gratuitamente: “pioniere” di ciò, nella stagione 2015-2016, Hernan Crespo, che a Modena, prima di essere esonerato (il 26 marzo 2016, dopo la sconfitta interna con il Cagliari), non ricevette compenso alcuno per i mesi passati sulla panchina gialloblù. E un altro esempio potrebbe essere Josep Guardiola che, per puro amore del Brescia, ha a più riprese dichiarato che, se mai tornasse nell'ambiente delle Rondinelle, lo farà gratis.
Ma il caso più sorprendente è quello di Paul Doswell, allenatore del Sutton, squadra di calcio inglese militante nella National League, la quinta divisione dei tornei d'oltremanica. Il tecnico è stato un vero e proprio manager del club, che ha persino aiutato nella ristrutturazione dello stadio. Chiaramente senza percepire compensi per l'opera prestata.
Dall'Italia all'estero quindi, dove spesso c'è una mentalità molto diversa da quella del Bel Paese, dove la manodopera ha più valore di quella che le viene data appunto in Italia.

Ed è giusto provare a ridimensionare le cifre di un calcio che alle volte – ma non in Lega Pro – racconta di cifre esorbitanti che rasentano, soprattutto nel nostro momento storico, il folle, ma siamo sicuri che far passare il messaggio che lavorare gratis – sempre in virtù del momento storico – sia giusto?