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Nocerina, Scardina: "Sono svincolato. Speriamo arrivi presto una chiamata"

Nocerina, Scardina: "Sono svincolato. Speriamo arrivi presto una chiamata"TUTTO mercato WEB
© foto di Dario Fico/TuttoNocerina.com
sabato 6 luglio 2013, 06:392013
di Luca Esposito

Per Francesco Scardina, calciatore classe '81 di Torino, non servono presentazioni. Per lui parla il curriculum: Cesena, Paok Salonicco, Crotone, Vicenza, Cittadella e soprattutto Chievo Verona. Una carriera trascorsa in sostanza sui campi di B e di A. Quest'anno ha fatto parte, seppur da settembre, della spedizione di Gaetano Auteri verso la B, purtroppo sfumata ai playoff. Chiusa l'esperienza a Nocera è andato in vacanza sperando arrivasse una chiamata. Passati i giorni si ritrova ancora tra quelli in cerca di una sistemazione. I paradossi di un calcio cambiato rispetto al passato, che guarda al futuro, ai baby. I colleghi di TuttoNocerina.com hanno contattato in esclusiva il centrale difensivo nella stagione appena conclusa per parlare di quanto è stato e del futuro ancora pieno di nubi per quanto concerne i colori rossoneri.

Francesco Scardina, è arrivato alla Nocerina a settembre, dal mercato degli svincolati. Alla presentazione aveva dichiarato di aver voglia di vincere. E' andata diversamente. Come mai secondo lei?

"E' la legge del calcio. Eravamo, a mio avviso, la squadra più completa del campionato. Nel calcio ci vogliono anche altre cose: non basta essere il più forte, ci vogliono le situazioni, i dettagli. Ai playoff con un tiro e mezzo in porta in due partite siamo usciti. Questo è il calcio: ci vuole anche un pizzico di fortuna".

Infatti la buona sorte non è stata dalla vostra parte. Ad Avellino, nonostante un buon primo tempo, avete perso il treno per il primo posto. E' stata quella la partita che ha deciso la stagione?

"Sì, diciamo che quella è stata l'ultima goccia. Il campionato era più corto rispetto al passato e non dava margini di tempo per recuperare. Al di là dell'Avellino noi abbiamo perso 14 punti con le ultime quattro in classifica. Secondo me è questa la causa dell'addio al primo posto. Una squadra che vuole vincere non può permettersi passi falsi con le piccole. La differenza tra noi e chi ha vinto è stata questa. Negli scontri diretti si può vincere e perdere, con l'Avellino eravamo più o meno allo stesso livello, ma i punti persi con le ultime della classe, sono tantissimi. Il campionato l'abbiamo perso prima".

Dal punto di vista personale arrivava da un periodo di inattività, senza aver fatto il ritiro estivo c'era da recuperare la forma migliore. Nonostante gli infortuni è riuscito a dare esperienza e solidità difensiva. Che voto darebbe al suo campionato?

"Guardi, avrei voluto dare molto di più, avrei voluto essere più continuo. Sapevo che non era facile: arrivavo senza aver fatto il ritiro, mi sono messo subito al passo della squadra. Poi come era preventivabile sono arrivati gli infortuni al polpaccio ed al flessore. Anche se ai playoff ero tornato nuovamente in forma".

In generale come si è trovato a Nocera?

"Nocera è una piazza con un tifo bellissimo. Poi per noi calciatori quando andiamo dove c'è qualcosa di costruito per vincere è sempre diverso, si sta meglio. Si combatte per un obiettivo valido e si gioca ad alti livelli. Poi però la delusione è doppia quando non si riesce a raggiungere ciò per cui si è combattuto. Fondamentalmente però sono stato bene".

Baldan e Chiosa lei li ha conosciuti da vicino. Può confermare che si sta parlando di due ragazzi con grosse prospettive?

"Chiosa lo conoscevo già perchè siamo entrambi di Torino, Baldan invece l'ho scoperto a Nocera. Sono due ragazzi di grandissima qualità e probabilmente faranno molto bene. I tempi del calcio sono quelli che sono, ma loro hanno tutte le qualità per giocare ad alti livelli".

Ha dimostrato di poter ancora ambire alla Serie B. Intanto è svincolato, ha sentito qualche società?

"No, purtroppo ancora no. La crisi ha colpito un po' tutti. Io sono disponibile, penso di poter fare ancora qualche anno per le mie qualità e per le società che ci sono. Speriamo arrivi presto una chiamata, intanto sono svincolato".

Come vive un calciatore questi momenti?

"C'è il procuratore che lavora per queste situazioni. Un po' d'ansia ce l'hai perché sei in bilico: tra circa dieci giorni iniziano i ritiri e tu ancora non sai dove sarai destinato e se lo sarai. L'ansia c'è, adesso non si sa cosa fare. Avendo già vissuto questa esperienza l'anno scorso spero di trovare una sistemazione al più presto".

Pur di giocare accetterebbe un altro anno in Lega Pro?

"Sì, purtroppo pur di giocare si accetta. Ne bisogna discutere, come sempre. Ovviamente si punta ad un campionato all'altezza delle tue qualità: in 10 anni ho fatto 8 stagioni in B e 2 in Serie A. Spero naturalmente che arrivi qualcosa di più stimolante dal punto di vista degli obiettivi, ma ogni proposta verrà presa in considerazione".

La Nocerina invece rischia di non iscriversi al prossimo campionato. E' sorpreso? Come pensa si comporterà patron Citarella?

"Io non penso si sia stancato della Nocerina, penso che sia più un discorso generale. Non credo che alla fine mollerà: l'iscrizione è stata fatta, manca soltanto la fideiussione. La decisione del presidente ha sorpreso tutti, credo che andrà avanti per quest'anno per poi cercare qualche socio".

b>In bocca al lupo!

"Crepi. Un abbraccio".