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TMW RADIO - Venezia, Perinetti: "Tacopina esigente, Inzaghi dà entusiasmo"

TMW RADIO - Venezia, Perinetti: "Tacopina esigente, Inzaghi dà entusiasmo"TUTTO mercato WEB
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com
lunedì 24 ottobre 2016, 23:502016
di Marco Frattino

Giorgio Perinetti, direttore sportivo del Venezia, ha parlato attraverso TMW Radio della situazione legata alla squadra lagunare e non solo.

Cos'ha trasmesso Pippo Inzaghi in questi primi mesi in panchina? "Il suo entusiasmo, la sua voglia, il suo modo di essere professionale ma anche appassionato. Ama il suo lavoro, ama il calcio. Sta cercando di fare il massimo, i risultati stanno arrivando. Siamo primi, ma è una posizione da occupare a maggio. Il nostro è un girone difficile, ma Inzaghi dimostra maestria nel condurre un gruppo nuovo. Proviamo a raggiungere questo obiettivo, come diceva Pesaola: speriamo non ci rubino 'la idea'. Domenica avremo uno scontro al vertice, contro il Bassano. Il campionato è lungo e difficile".

Tacopina sogna la scalata fino alla Serie A ed è disposto a investire a gennaio. "Il presidente lascia autonomia, ha dato tanto a questo club. L'anno scorso ci ha permesso di allestire una squadra importante, abbiamo vinto subito e non è mai facile. Ora stiamo cercando di raggiungere il nostro obiettivo. Il presidente ci lascia fare, in pochi lo fanno nel mondo del calcio. Ha dato tanto per vincere e vuole arrivare primo, se c'è bisogno farà ancora tanto a gennaio ma l'obiettivo è vincere. Questo non ci spaventa, proveremo a essere all'altezza".

C'è qualcosa che non va al Palermo... "Viste le ultime sconfitte, certamente. Anche se l'ultimo ko è arrivato contro la Roma. Il Palermo è una squadra giovane, con elementi bravi ma inesperti. I rosanero devono invertire la rotta al Barbera per salvarsi, perdere sempre in casa non è possibile. Adesso arriva l'Udinese, una squadra in ripresa. Per il Palermo è un cammino difficile".

Iachini non è stato fortunato a Udine. "Non credo che sia stato un errore per lui, le decisioni si prendono in estate e l'Udinese ha grande esperienza e organizzazione. La società friulana cambia la squadra in modo esponenziale in ogni estate, Iachini non è stato fortunato per gli infortuni. Non è detto che si faccia subito bene, chi fa l'allenatore lo mette in conto. Non è riuscito a trasmettere le sue idee alla squadra a causa di qualche infortunio di troppo, ma è un allenatore di valore e avrà una nuova opportunità. L'Udinese ha una buona squadra, con Delneri è in ripresa. Credo che quella friulana farà un buon campionato".

Che idea s'è fatto del caso De Boer all'Inter? "L'Inter è un calcio da studiare, Ausilio è un ragazzo preparato. Ma il problema arriva da lontano. Dopo il Triplete non c'è stata pace per la società, il ritorno di Mancini non ha portato i risultati sperati. Ci sono stati avvicendamenti in squadra, è un discorso lungo quello legato all'Inter. Forse non sono stati trovati i meccanismi giusti. I capitani stranieri possono essere determinanti per tenere in vita i nostri club, noi guardiamo sempre al mercato che è quello più visibile. Ma la gestione di una società è difficile da fare, quindi serve una struttura per farlo. L'allenatore, da solo, non riesce a fare tutto. Oggi commentiamo il discorso de Boer, ma il problema arriva da lontano".

Qual è l'approccio del suo presidente al Venezia? "Non si accontenta delle statistiche, io sono vicino al modo di agire di Sabatini. I numeri sono carini, la statistica non va condannata ma è uno strumento di supporto. La gestione degli uomini è importante, questa viene fatta dagli uomini e non dagli algoritmi. Sabatini? La stima è immutata, ha ragione lui. Bisogna affidare agli uomini la gestione degli uomini. Tutto il supporto tecnologico deve aiutare a scegliere, ma non si può decidere in base a questo. Trovare un calciatore con un clic è utopia".

Trapani? "C'è affetto, l'anno scorso è stata una stagione esaltante. S'è sfiorata la Serie A in un ambiente non preparato a queste situazioni, adesso la gestione diventa difficile. C'è da augurarsi che la squadra possa riprendersi. La società è stata un esempio in questi anni, bisogna sperare che la squadra possa fare bene".