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Triestina, C (ri)siamo

Triestina, C (ri)siamoTUTTO mercato WEB
© foto di Francesco Letizia
giovedì 29 giugno 2017, 09:152017
di Claudia Marrone

La recente storia della Triestina racconta che il 1 febbraio 2016 la società fallisce a campionato in corso, e il titolo sportivo, in un secondo momento, passa alla neo nata Società Sportiva Dilettantistica Unione Sportiva Triestina Calcio 1918 a r.l., che nella stagione 2016-2017 arriva seconda nel girone C della Serie D, alle spalle del Mestre, vince la finale dei play-off contro la Virtus Vecomp Verona e, in virtù di questo, prende il diritto di prelazione su eventuali ripescaggi.
Un unico ostacolo per il ripescaggio, quello relativo all'acquisizione del titolo sportivo di un club fallito che, da regolamento, vieta appunto il ripescaggio.
Ma ieri il regolamento viene modificato e, come rende noto la FIGC con un comunicato ufficiale, solo "le società a cui è stato attribuito nelle stagioni 2014/2015, 2015/2016, 2016/2017 il titolo sportivo di un campionato professionistico, ai sensi dell’art. 52, comma 3, delle NOIF, nonché le società a cui venisse attribuito il titolo sportivo di un campionato professionistico nella stagione 2017/2018, in virtù della medesima disposizione, saranno computate ai soli fini della redazione della classifica finale, ma saranno in ogni caso escluse dal ripescaggio": la Triestina può quindi presentare domanda, il titolo sportivo non è stato rilevato per mantenere categorie del calcio professionistico.


E la sicurezza che l'anno prossimo i friulani disputeranno la Lega Pro emerge dal tecnico che i biancorossi decidono di contrattualizzare: Giuseppe Sannino, ex Salernitana. Che accetta la proposta – per altro con un biennale – dopo anni passati tra Serie A e B.
Indizio che assume i contorni di una prova.