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Pallecchi, il volto giovane della rinascita del Livorno
La Giovane Italia vi porta alla scoperta dei nuovi talenti del calcio italiano, raccontandovi ogni giorno, alle 8:45, le storie dei giovani di casa nostra e dei club che scommettono su di loro
Il Livorno è ripartito dalla Serie C dopo la retrocessione dello scorso anno, facendo leva su tanti giovani di belle speranze in un momento non facile, sia sportivamente che dal punto di vista societario, per la piazza labronica. In maglia amaranto, però, i tifosi stanno scoprendo le qualità di un ragazzo che ha avuto modo di mettersi in mostra già nella passata stagione, e che agli ordini di mister Dal Canto sembra aver conquistato un posto al sole nelle gerarchie del reparto avanzato.
Primo timbro - Dopo gli undici gettoni di presenza nel campionato di Serie B, Matteo Pallecchi sta vivendo la sua prima stagione a tempo pieno nel calcio dei grandi. E se chi ben comincia è a metà dell'opera, il ragazzo nativo di Cecina è destinato a vivere un'annata da protagonista, con indosso quella che è un po' la maglia del cuore per un ragazzo cresciuto col sogno di giocare un giorno col Livorno dei grandi. Campione d'Italia Berretti nel 2017, bis tricolore sfiorato nel 2018 (in entrambe le occasioni con firma sul tabellino dei marcatori), Pallecchi si è finalmente tolto anche il primo sfizio della sua carriera da grande. Già, perché nel match della scorsa settimana contro l'Alessandria per il classe 2000 è arrivata la gioia del primo gol da professionista. Un traguardo da ricordare, anche se il suo centro non è stato sufficiente a portare punti alla causa amaranto, vista la sconfitta di misura subita per mano dei piemontesi.
All Bernardeschi? - Mancino naturale, che rispetta la tradizione che vuole i sinistri innamorati del loro piede forte e decisamente meno di quello debole, il classe 2000 è un esterno offensivo che si esalta partendo dalla corsia di destra per accentrarsi e liberare le sue conclusioni sempre velenose. Oltre ai ruoli di seconda punta e di esterno d'attacco, Matteo ha dimostrato di poter esplorare prospettive interessanti anche nella posizione di esterno di centrocampo. Una duttilità che lo rende per certi aspetti simile a Federico Bernardeschi, del quale potrebbe seguire le orme abbassando leggermente il proprio raggio d’azione. Le prime esperienze in Serie B hanno rappresentato un punto di partenza importante per il suo percorso, un primo step dal quale il classe 2000 ha tratto ulteriori motivazioni per alzare ulteriormente l'asticella delle ambizioni personali. Adesso, dopo il primo gol da grande, si candida a punto fermo per il presente e il futuro del suo Livorno, con l'obiettivo di riportare in alto i colori del cuore.
Primo timbro - Dopo gli undici gettoni di presenza nel campionato di Serie B, Matteo Pallecchi sta vivendo la sua prima stagione a tempo pieno nel calcio dei grandi. E se chi ben comincia è a metà dell'opera, il ragazzo nativo di Cecina è destinato a vivere un'annata da protagonista, con indosso quella che è un po' la maglia del cuore per un ragazzo cresciuto col sogno di giocare un giorno col Livorno dei grandi. Campione d'Italia Berretti nel 2017, bis tricolore sfiorato nel 2018 (in entrambe le occasioni con firma sul tabellino dei marcatori), Pallecchi si è finalmente tolto anche il primo sfizio della sua carriera da grande. Già, perché nel match della scorsa settimana contro l'Alessandria per il classe 2000 è arrivata la gioia del primo gol da professionista. Un traguardo da ricordare, anche se il suo centro non è stato sufficiente a portare punti alla causa amaranto, vista la sconfitta di misura subita per mano dei piemontesi.
All Bernardeschi? - Mancino naturale, che rispetta la tradizione che vuole i sinistri innamorati del loro piede forte e decisamente meno di quello debole, il classe 2000 è un esterno offensivo che si esalta partendo dalla corsia di destra per accentrarsi e liberare le sue conclusioni sempre velenose. Oltre ai ruoli di seconda punta e di esterno d'attacco, Matteo ha dimostrato di poter esplorare prospettive interessanti anche nella posizione di esterno di centrocampo. Una duttilità che lo rende per certi aspetti simile a Federico Bernardeschi, del quale potrebbe seguire le orme abbassando leggermente il proprio raggio d’azione. Le prime esperienze in Serie B hanno rappresentato un punto di partenza importante per il suo percorso, un primo step dal quale il classe 2000 ha tratto ulteriori motivazioni per alzare ulteriormente l'asticella delle ambizioni personali. Adesso, dopo il primo gol da grande, si candida a punto fermo per il presente e il futuro del suo Livorno, con l'obiettivo di riportare in alto i colori del cuore.
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