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Ds Cesena: "Il peggio è passato. Giochiamocela per un piazzamento significativo"
"L'evento del Covid-19 che ci ha colpito nelle scorse settimane non è stata una cosa banale e non passa indenne, ma il fatto di aver dato sul campo una risposta di qualità di gioco, compattezza e convinzione è andata oltre i punti conquistati a Fano: è stata la dimostrazione di un gruppo che non si rassegna, e questo mi rende davvero orgoglioso": così, ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, il Ds del Cesena Moreno Zebi.
La formazione romagnola, dopo i tre turni di stop obbligato a causa del focolaio che si è scatenato nello spogliatoio, ha ripreso mercoledì il percorso in campionato, centrando un successo in terra marchigiana, ma non sono state settimane facili, come ha poi ricordato il direttore: "Dopo il primo positivo abbiamo avuto paura che il virus fosse già in circolo nello spogliatoio, e infatti così è stato, le immediate contromisure attuate non sono bastate, perché il virus è davvero subdolo. Anche il gestire la situazione è stata tosta, i superstiti, passatemi il termine, si allenavano da soli al campo, anche lo staff tecnico era colpito: avevano i programmi da svolgere al campo individualmente, poi tornavano a far la doccia a casa. E' stato complicato, ma la risposta organizzativa del club e dell'area medica è stata fantastica. Il peggio adesso per fortuna è passato".
Il presidente dell'Olbia Marino, avallato da Ghirelli, ha richiesto l'obbligatorietà dei vaccini per i professionisti: sarebbe la soluzione?
"Personalmente credo che i vaccini siano la soluzione generale, non solo per il calcio, è anche la coscienza civica che lo vuole, e per altro sull'obbligo agli atleti non ci sono controindicazioni: io sono favorevole alla proposta. Faccio però un passo indietro sulle tempistiche, è giusto dare la priorità ad altre categorie, ma sulla vaccinazione sono favorevole".
Si può comunque parlare di campo: percorso finora eccellente per il Cesena. Dove può arrivare da qui a fine aprile?
"Quello che è successo ci ci impone ora una frequenza di impegni terribile, ci saranno tante gare in breve tempo e questo scatena una serie di dinamiche limitanti: tutto dipenderà dalla gestione di questo momento. Ma il percorso finora fatto è di livello. Non avevamo i favori del pronostico, avevamo tanti calciatori nuovi e giovani, ma il nostro cammino è stato significativo ben oltre i punti: in campo si è sempre visto gioco, il lavoro del mister e il gruppo con grandi qualità non sono individuali. E' un collettivo che gioca, e di questo va dato merito a tutti. Ora vogliamo consolidare la nostra posizione e giocarcela per un piazzamento significativo, il girone è tosto ma credo si abbiano le armi per giocarcela con tutti".
La formazione romagnola, dopo i tre turni di stop obbligato a causa del focolaio che si è scatenato nello spogliatoio, ha ripreso mercoledì il percorso in campionato, centrando un successo in terra marchigiana, ma non sono state settimane facili, come ha poi ricordato il direttore: "Dopo il primo positivo abbiamo avuto paura che il virus fosse già in circolo nello spogliatoio, e infatti così è stato, le immediate contromisure attuate non sono bastate, perché il virus è davvero subdolo. Anche il gestire la situazione è stata tosta, i superstiti, passatemi il termine, si allenavano da soli al campo, anche lo staff tecnico era colpito: avevano i programmi da svolgere al campo individualmente, poi tornavano a far la doccia a casa. E' stato complicato, ma la risposta organizzativa del club e dell'area medica è stata fantastica. Il peggio adesso per fortuna è passato".
Il presidente dell'Olbia Marino, avallato da Ghirelli, ha richiesto l'obbligatorietà dei vaccini per i professionisti: sarebbe la soluzione?
"Personalmente credo che i vaccini siano la soluzione generale, non solo per il calcio, è anche la coscienza civica che lo vuole, e per altro sull'obbligo agli atleti non ci sono controindicazioni: io sono favorevole alla proposta. Faccio però un passo indietro sulle tempistiche, è giusto dare la priorità ad altre categorie, ma sulla vaccinazione sono favorevole".
Si può comunque parlare di campo: percorso finora eccellente per il Cesena. Dove può arrivare da qui a fine aprile?
"Quello che è successo ci ci impone ora una frequenza di impegni terribile, ci saranno tante gare in breve tempo e questo scatena una serie di dinamiche limitanti: tutto dipenderà dalla gestione di questo momento. Ma il percorso finora fatto è di livello. Non avevamo i favori del pronostico, avevamo tanti calciatori nuovi e giovani, ma il nostro cammino è stato significativo ben oltre i punti: in campo si è sempre visto gioco, il lavoro del mister e il gruppo con grandi qualità non sono individuali. E' un collettivo che gioca, e di questo va dato merito a tutti. Ora vogliamo consolidare la nostra posizione e giocarcela per un piazzamento significativo, il girone è tosto ma credo si abbiano le armi per giocarcela con tutti".
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