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Crac Livorno, non è Serie D. Toccafondi: "L'anno prossimo squadra operaia. Sarà promozione"
Non sarà al momento Serie D per il Livorno, che ha mancato all'appuntamento con le finali nazionali di Eccellenza, che hanno premiato - tra le altre - il Pomezia, avversario dei labronici.
A parlare di questa stagione disgraziata - che potrebbe comunque vedere i toscani ripescati a dopo la gara farsa tra Figline e Tau -, è stato il presidente Paolo Toccafondi, che, come riporta livornotoday.it, si è così espresso: "Questo è un momento che non avrai mai voluto vivere. Ringrazio tutti per come mi avete accolto a partire dai tifosi a tutti quelli che lavorano all'interno della società che avrebbero preso 100 cazzotti piuttosto che tornare da Pomezia con questa sconfitta. E grazie anche agli sponsor, primo su tutti Bandecchi e l'Università Unicusano per il sostegno avuto durante la stagione e il prestigio che ci ha dato. Mi sono chiesto se potessi ancora essere funzionale per la causa amaranto. Poi ho ricevuto tanti attestati di stima e di affetto e mi sono sentito gratificato da tutto questo. Sono incazzato per non aver potuto indossare quella sciarpa che volevo mettermi qualora avessi centrato gli obiettivi che ci eravamo preposti. Mi sento privato di qualcosa che meritavamo, da domani mattina si fa una bella doccia e si inizia a lavorare per andare in Serie D, spero già tra venti giorni o un mese o al massimo l'anno prossimo".
Prosegue poi: "Quando sono arrivato ho fatto quattro promesse: non lasciare debiti e pagare tutti regolarmente, impegnarmi per le fondamenta per la rinascita del settore giovanile con la Pro Livorno Sorgenti e visto il risultato degli Juniores nazionali penso di averci visto giusto, cercare di portare la livornesità all'interno della squadra e vincere il campionato. Ecco purtroppo solo l'ultima non sono riuscito a mantenere. Perché d'accordo essere arrivati primi nel nostro girone (in Toscana sono tre i gironi nel campionato di Eccellenza, che prevedono poi un triangolare per le due promosse, ndr), ma poi abbiamo perso gli spareggi nazionali. La prossima stagione si farà un Livorno più operaio e da categoria. Magari uno dei miei errori è stato quello di non essere riuscito a trasmettere il giusto coraggio ai giocatori che in questa piazza serve per poter raggiungere determinati obiettivi. Ora si pensa a pensare alla squadra dell'anno prossimo a partire dallo staff tecnico. La mia idea, a prescindere dalla categoria nella quale saremo, è quella di avere 5-6 giocatori importanti per fare l'Eccellenza e che all'evenienza vadano bene anche per affrontare un campionato di Serie D".
A parlare di questa stagione disgraziata - che potrebbe comunque vedere i toscani ripescati a dopo la gara farsa tra Figline e Tau -, è stato il presidente Paolo Toccafondi, che, come riporta livornotoday.it, si è così espresso: "Questo è un momento che non avrai mai voluto vivere. Ringrazio tutti per come mi avete accolto a partire dai tifosi a tutti quelli che lavorano all'interno della società che avrebbero preso 100 cazzotti piuttosto che tornare da Pomezia con questa sconfitta. E grazie anche agli sponsor, primo su tutti Bandecchi e l'Università Unicusano per il sostegno avuto durante la stagione e il prestigio che ci ha dato. Mi sono chiesto se potessi ancora essere funzionale per la causa amaranto. Poi ho ricevuto tanti attestati di stima e di affetto e mi sono sentito gratificato da tutto questo. Sono incazzato per non aver potuto indossare quella sciarpa che volevo mettermi qualora avessi centrato gli obiettivi che ci eravamo preposti. Mi sento privato di qualcosa che meritavamo, da domani mattina si fa una bella doccia e si inizia a lavorare per andare in Serie D, spero già tra venti giorni o un mese o al massimo l'anno prossimo".
Prosegue poi: "Quando sono arrivato ho fatto quattro promesse: non lasciare debiti e pagare tutti regolarmente, impegnarmi per le fondamenta per la rinascita del settore giovanile con la Pro Livorno Sorgenti e visto il risultato degli Juniores nazionali penso di averci visto giusto, cercare di portare la livornesità all'interno della squadra e vincere il campionato. Ecco purtroppo solo l'ultima non sono riuscito a mantenere. Perché d'accordo essere arrivati primi nel nostro girone (in Toscana sono tre i gironi nel campionato di Eccellenza, che prevedono poi un triangolare per le due promosse, ndr), ma poi abbiamo perso gli spareggi nazionali. La prossima stagione si farà un Livorno più operaio e da categoria. Magari uno dei miei errori è stato quello di non essere riuscito a trasmettere il giusto coraggio ai giocatori che in questa piazza serve per poter raggiungere determinati obiettivi. Ora si pensa a pensare alla squadra dell'anno prossimo a partire dallo staff tecnico. La mia idea, a prescindere dalla categoria nella quale saremo, è quella di avere 5-6 giocatori importanti per fare l'Eccellenza e che all'evenienza vadano bene anche per affrontare un campionato di Serie D".
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