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Juve, quindici punti per le plusvalenze sono un grosso colpo. Kiwior è un'operazione da leccarsi i baffi, complimenti allo Spezia. Ma è l'unica operazione con soldi veri del mercato di gennaio, a meno che Ilic...TUTTO mercato WEB
sabato 21 gennaio 2023, 17:19Editoriale
di Andrea Losapio

Juve, quindici punti per le plusvalenze sono un grosso colpo. Kiwior è un'operazione da leccarsi i baffi, complimenti allo Spezia. Ma è l'unica operazione con soldi veri del mercato di gennaio, a meno che Ilic...

È una vera stangata la richiesta di 15 punti di penalizzazione della Corte Federale per la Juventus nell'ambito plusvalenze. È uguale alla prima richiesta del caso Chievo di qualche anno fa, con una differenza: perché il caso sarebbe già stato chiuso con le assoluzioni in primo e secondo grado, quindi la riapertura da capo succede solo in casi straordinari. Infatti tutti in casa Juve avevano più timore dell'eventuale falso in bilancio, qualora fosse appurato. Considerando poi quanto è successo con il Chievo, anni fa, con una penalizzazione di soli due punti, probabilmente sarebbe un colpo di particolare impatto, senza però che ci siano preclusioni ad ulteriori punizioni per altre situazioni ancora da giudicare fino in fondo.

Detto questo la situazione continua a essere spinosa per tutti, soprattutto dal punto di vista economico. In questa sessione di mercato, di fatto, non si sono mossi soldi. Nessuno ha intenzione di cedere se non a titolo definitivo - ottima l'Atalanta su Malinovskyi, per dirne una - e i prestiti sono particolarmente difficili. Quasi tutti i club non vogliono spendere e chi ha i calciatori aspetta giugno per capire meglio. Ha fatto così la Fiorentina, con i 35 milioni offerti dal Leicester per Nico Gonzalez. Sarebbe stata una discreta plusvalenza (da circa 20 milioni) ma rispetto a un anno fa Commisso ha deciso di tenere l'argentino per evitare di spendere frettolosamente soldi per un sostituto. Così i viola rimangono così e il sistema continua a non fare girare la ruota del calciomercato.


Chi c'è riuscito, rispetto agli altri, è lo Spezia. Kiwior è stato preso un anno e mezzo fa a 2,2 milioni di euro ed è stato rivenduto a 25. Il polacco era evidentemente un buon prospetto su cui puntare e non c'erano solo i bianconeri, ma alle volte andare per gradi aiuta tutti. Così come un Mondiale da protagonista, forse il migliore della sua nazionale, e l'Arsenal che cerca un difensore centrale di piede sinistro. Giovane, di prospettiva, che possa integrarsi e non chieda di essere il titolare sin da subito. Ci sono anche cinque milioni di bonus, grazie alle trattative combinate dell'agenzia FairSport che ha mediato fra le parti per arrivare ai 30 milioni chiesti dallo Spezia.

Così il rischio è che Kiwior sia l'unica operazione in uscita di altissimo livello con una bella cifra. L'unico invece Italia su Italia rischia di essere Ivan Ilic, con le parti che sono vicine - si potrebbe chiudere intorno ai 18 milioni più bonus - ma che non riescono ancora a definire la trattativa. Un po' scarno. Agnelli dice che la Premier è la Superlega. Ma lì, al netto di investimenti dei magnati, ci sono almeno 12 squadre che possono ambire all'Europa, ogni anno diverse, anche se poi ci sono le grandi. È grazie all'equilibrio, al divertimento e agli spettatori (che sono un qualcosa di fondamentale per la cornice dello spettacolo, si è visto con il Covid) che i campionati diventano divertenti e seguiti. Qui c'è ancora l'idea di conservare i soldi nelle tre-quattro big e lasciare gli altri con il nulla. Se una squadra è un All Star e l'altro è di discreti atleti, finirà sempre con la vittoria dei primi. E nessuno guarderà il prodotto.