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tmw / milan / Pagelle
Pagelle - Gigio fa quello che può. Theo, ottimo impatto. Biglia fuori fase, Rodriguez fischiato. Giampaolo...TUTTO mercato WEB
© foto di ALBERTO LINGRIA
sabato 21 settembre 2019, 22:45Pagelle
di Pietro Mazzara
per Milannews.it

Pagelle - Gigio fa quello che può. Theo, ottimo impatto. Biglia fuori fase, Rodriguez fischiato. Giampaolo...

Queste le pagelle di Milan-Inter:

G. Donnarumma 6,5: mette una toppa grossa così alla follia di Rodriguez del 10’. Neutralizza il primo squillo di Lukaku con una bella distensione alare. Il fuorigioco, millimetrico di D’Ambrosio, gli toglie la paternità di una parata ai limiti della legalità. Incolpevole sul tiro di Brozovic, deviato fatalmente da Leao, che lo manda fuori tempo. Anche sulla girata di testa di Lukaku non può farci niente.

Conti 5,5: tornare titolare nel derby non è facile. Andrea, soprattutto in fase di spinta, riesce a mandare in difficoltà Asamoah. Anche in fase difensiva appare migliorato. Genera il fallo da cui nasce il vantaggio dell’Inter.

Musacchio 6: mezzo punto in più di Romagnoli perché i gol non sono roba sua. Tiene benissimo Lautaro, non dandogli mai la chance di puntarlo.

Romagnoli 5,5: una partita praticamente perfetta fino al 77’, quando Lukaku gli passa davanti e gira alle spalle di Donnarumma il cross di Barella. Peccato perché era stato uno dei migliori in campo.

Rodriguez 5: al minuto 10 del primo tempo regala la follia del match, con un retropassaggio sul quale Lautaro si avventa come un falco. Donnarumma gli salva la faccia. Il resto della sua prestazione non è per nulla sufficiente. Esce tra i fischi di San Siro. (dal 72’ Theo Hernandez 6,5: entra e subito abbassa D’Ambrosio, perché è più veloce e perché punta il fondo. Guadagna due falli e prende un palo. Che sia titolare, subito).

Kessie 5,5: sta bene e si vede, perché recupera palloni, lotta e riparte. Sensi è un bel peperino da prendere in consegna, ma nel confronto fisico ha lui la meglio. Ma quando la barca inizia ad affondare, anche lui fa fatica a rimanere a galla.

Biglia 5: perde una palla sanguinosa che manda Lukaku alla conclusione. In avvio di ripresa perde il pallone dal quale nasce il fallo di Conti che poi porta al gol del vantaggio dell’Inter. Corona la sua prestazione con una punizione dai 22 metri che finisce direttamente al primo anello.

Calhanoglu 5,5: gli annullano un gol per fallo di mano di Kessie, pasticcia in un paio di circostanze, tocca una miriade di palloni, soprattutto in fase transitoria, ma non trova concretezza, nemmeno quando può liberare il destro. (dal 64’ Paquetà 5,5: si presenta con un lancio panoramico che per poco mette Piatek davanti ad Handanovic. Quando entra Theo, ha qualcuno con cui duettare il profondità. Si spegne dopo il gol del 2-0)

Suso 5,5: grida vendetta la scelta finale che fa nel contropiede di fine primo tempo, quando ruba palla a Sensi e crea superiorità numerica contro i due difendenti interisti. Si fa ingolosire dalla conclusione in porta, murata da Asamoah con Leao e Kessie che gliene dicono dietro di ogni. Ma è il cervello offensivo della squadra, che senza le sue iniziative, è povera d’inventiva.

Piatek 5: arriva con una frazione di secondo di ritardo sul cross di Leao e non riesce a dare la frustata decisiva, con Handanovic che aveva già preso in mano il calendario per pregare che il pallone non finisse nello specchio. Errore che non passa inosservato.

Leao 6: la mossa a sorpresa di Giampaolo, quando viene innescato, crea grattacapi alla difesa dell’Inter. Il suo compito è quello di stanare Godin nell’uno contro uno che l’uruguaiano accetta spesso e volentieri. Mette un cioccolatino sulla testa di Piatek che sbaglia il terzo tempo. Sfortunata la deviazione sul tiro di Brozovic che spiazza Donnarumma. (dall’82’ Rebic sv)

ALLENATORE:
Giampaolo 5
: sorprende tutti con Leao titolare, ma è nel collettivo che le cose non vanno. La squadra non ha avuto una reazione rabbiosa allo svantaggio iniziale, non ha creato occasioni da gol nel secondo tempo e solo raramente ha dato la sensazione di sapere cosa fare. E al 21 di settembre, tutto questo è preoccupante.