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tmw / milan / News
Nuovo stadio di Milano, Inter e Milan insiemeTUTTO mercato WEB
© foto di Pietro Mazzara
domenica 20 ottobre 2019, 22:00News
di Manuel Del Vecchio
per Milannews.it
fonte nuovostadiomilano.com

Nuovo stadio di Milano, Inter e Milan insieme

Milan e Inter, rivali in campo, ma insieme per il calcio e per Milano, hanno presentato al Comune una Proposta di Fattibilità per realizzare un nuovo stadio a San Siro.

- uno stadio di nuova generazione e di livello internazionale, in grado di offrire a tutti gli appassionati, piccoli e grandi, un'esperienza unica e personalizzata di sport, spettacolo, condivisione, all'altezza di Milano, la città più cosmopolita del nostro Paese, delle sue squadre.

- un distretto multifunzionale altrettanto moderno e innovativo, funzionale ad accrescerne l'attrattività, a garantire fruibilità e vitalità dell'area 365 giorni l'anno e a rendere pienamente sostenibile l'intero intervento, riqualificando un contesto urbano ormai da molti anni privo di identità e con rilevanti fragilità sociali.

L’iter autorizzativo

Studio di fattibilità - 10 luglio 2019: AC Milan SpA e FC Internazionale Milano SpA presentano al Comune di Milano la "Proposta di Fattibilità Tecnico Economica per la valorizzazione dell’ambito San Siro" che include la costruzione dello Stadio di Milano e del relativo distretto multifunzionale, secondo la c.d. Legge Stadi (L.147/2013)

Dichiarazione provvisoria di pubblico interesse - Entro 90 giorni Il Comune di Milano si esprime nel merito

Progetto definitivo - Se riconosciuto il valore della Proposta per la collettività, i Club predispongono un Progetto Definitivo completo in tutti i suoi aspetti architettonici, e comprensivo delle eventuali integrazioni e modifiche richieste dall’Amministrazione.

Dichiarazione di pubblica utilità - Entro 120 giorni una Conferenza dei Servizi decisoria si pronuncia sul Progetto Definitivo. In caso di esito positivo, l’Amministrazione ne dichiarala pubblica utilità che costituisce anche variante allo strumento urbanistico.

La Legge Stadi

In Italia l’età media degli stadi del calcio professionistico è di oltre 60 anni, e gli investimenti negli ultimi dieci anni sono di soli 150 milioni di euro contro i 15 miliardi spesi in Europa, con conseguenti deficit in termini sia di qualità urbana sia di fruibilità e appetibilità della manifestazione sportiva stessa. Di qui l'urgenza di favorire l’ammodernamento e la costruzione di nuovi impianti sportivi nel nostro Paese, con particolare riguardo alla loro sicurezza e alla loro sostenibilità economica per Club e amministrazioni pubbliche, attraverso una legge speciale, introdotta nel 2013 e modificata nel 2017. Oltre a prevedere una semplificazione delle procedure amministrative, la legge consente di costruire, assieme all’infrastruttura sportiva, anche immobili con destinazioni d’uso diverse (complementari o funzionali all’impianto, purché diverse dalla residenza), al fine di assicurarne l’equilibrio economico-finanziario.

Più valore alle squadre

La fruizione dell’evento sportivo, e calcistico in particolare, si è radicalmente modificata nel corso degli anni. La moderna concezione di stadio punta ad offrire maggiore comfort, innovazione tecnologica, sicurezza e sostenibilità energetica e ambientale, nonché piena integrazione con la città. E infatti, negli ultimi anni,  alcune delle più prestigiose squadre al mondo, insieme alle città di cui sono espressione, abbiano effettuato importanti investimenti per dotarsi di stadi di nuova generazione, con standard quantitativi e qualitativi funzionali non solo ad attrarre le grandi competizioni internazionali, ma anche a offrire al pubblico un'esperienza di spettacolo sportivo e di intrattenimento davvero unica. Grazie a questi investimenti, top club come Bayern Monaco o Arsenal registrano nei propri bilanci ricavi superiori ai 100 milioni di euro l’anno, che permettono loro di investire su giocatori, allenatori, tecnici, fidelizzazione e cura dei tifosi, squadre giovanili, responsabilità sociale. Oggi, invece, le due squadre milanesi non ricavano dallo stadio Meazza neppure la metà di queste cifre, con conseguenze su performance e opportunità.

Più valore alla città

Sinergia Pubblico-Privato

Lo stadio esistente e il terreno su cui esso insiste sono di proprietà del Comune di Milano. I Club condividono l’utilizzo dello stadio in forza di una concessione dei diritti di utilizzo (fino al 2030 e con una possibilità di disdetta con preavviso di due anni), a fronte della quale corrispondono un canone al Comune e realizzano le opere di manutenzione sul manufatto comunale. La Proposta di Inter e Milan prevede un investimento di 1,2 miliardi di euro, interamente privato, per edificare il nuovo Stadio e il distretto multifunzionale.

Dal punto di vista contrattuale, si propone che la realizzazione dell’intervento e successiva gestione siano regolate da un regime di concessione ai Club di diritti di superficie per 90 anni, al termine dei quali sia lo Stadio sia il distretto multifunzionale saranno riconsegnati al Comune nella piena efficienza e funzionalità. Tutte le manutenzioni ordinarie e straordinarie nel periodo di utilizzo dello Stadio e del distretto multifunzionale sarebbero a carico dei Club.

Il valore patrimoniale ed economico

Senza necessità di alcun esborso pubblico, perciò, la città guadagnerebbe uno stadio di qualità significativamente superiore a quello attuale e la riqualificazione di un’area oggi non valorizzata (il piazzale asfaltato a fianco dell’attuale stadio Meazza) che ricuce e rivaluta anche gli insediamenti limitrofi.

E poiché al termine della durata del diritto di superficie sia lo Stadio sia il distretto multifunzionale saranno consegnati al Comune di Milano, il patrimonio comunale sarà arricchito da un intervento realizzato con investimenti interamente privati pari a 1,2 miliardi di euro.

A questo valore per la Città, sono inoltre da sommare:
    •    gli 81 milioni di euro di opere pubbliche (di urbanizzazione primaria e secondaria) generati dall’intervento;
    •    il mantenimento della corresponsione di un canone di concessione da parte dei Club una volta concluso l’ammortamento dell’investimento privato, come previsto in queste tipologie di intervento.

L’impatto occupazionale

Per la realizzazione dell’opera, prevista in 72 mesi, sono previsti circa 600 nuovi posti di lavoro. Quanto all’indotto occupazionale prodotto a regime da Stadio e distretto, l’incremento occupazionale è stimato da circa 3.000 a 3.500 posti annui.