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De Siervo: "Diritti TV? DAZN vuole sostituire Sky. In corsa anche Amazon"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 28 gennaio 2021, 20:13News
di Antonio Tiziano Palmieri
per Milannews.it

De Siervo: "Diritti TV? DAZN vuole sostituire Sky. In corsa anche Amazon"

Luigi De Siervo, AD della Lega Serie A, ha parlato pochi minuti fa a margine dell’assemblea sui diritti TV per il prossimo triennio. Ecco tutte le dichiarazioni di De Siervo.

"Sapete tutti che oggi abbiamo le buste relative ai pacchetti 1 e 2. L'assemblea di oggi ha dato mandato al sottoscritto e a una commissione ristretta nella trattativa privata, per il giorno 5 di febbraio in una nuova formula per tutto l'arco della giornata, in un hotel dove la commissione incontrerà tutti i soggetti che inviteremo a questa fase finale. Alla fine di questa giornata, il notaio Calafiori riceverà l'offerta migliorativa che verrà portata in cassaforte fino all'8 in cui in una assemblea verranno aperte. A quel punto si deciderà se assegnare i diritti o passare al livello 3 che è quello degli intermediari indipendenti. Stesso percorso, e quando anche si ritenesse di non dover procedere entreremo nella fase 4 in cui parleremo della produzione e distribuzione del canale tematico con i soggetti che hanno partecipato. I tempi sono particolarmente compressi, l'assemblea ha individuato nei presidenti Lotito, De Laurentiis e Ferrero i delegati per la commissione, nonché gli avvocati Cappellini (Inter) e Campoccia (Udinese) come altre persone che si uniranno a me nella trattativa privata".

Iniziano le domande: ci può dare conferme sui nomi di chi ha presentato le proposte? Vi aspettavate che le offerte sarebbero state al di sotto della cifra di 1,5 miliardi inserita nel bando e di quanto?

"Quello è un prezzo massimo richiesto, mai raggiunto nelle aste storiche dei 15 anni precedenti. È un prezzo ideale, al di sopra di quello che normalmente si ottiene: era scontato che fosse sotto. E sapevamo che tutte le fasi di negoziazione hanno poi una fase di trattativa privata e quindi che quello che è arrivato oggi potrà e dovrà essere migliorato. La situazione non è andata male come ci si sarebbe potuti aspettare in un momento così difficile per le difficoltà legate al Covid, alcuni soggetti avrebbero potuto provare ad approfittarsene, e qualcuno magari l'ha fatto".

Siete rimasti sorpresi dalla mancanza di offerte di Amazon e dall'offerta molto alta di DAZN?

"No, conoscevamo il mercato perfettamente. Non è successo nulla che non avessi previsto. Sapevamo che Amazon aveva chiesto di avere un pacchetto sul modello della Premier League, che riguarda tre giornate e che avrebbe stravolto la nostra strategia. Abbiamo coscientemente ritenuto, nel confezionare i pacchetti, di non dover modificare l'approccio al mercato. È cool in questo momento storico lavorare con certi operatori, ma questo non deve stravolgere le modalità di fruizione, per cui gli spettatori rischino di doversi abbonare ad una piattaforma in più, e anche perché la politica di prezzo di Amazon è un progetto che pone al centro più il marketing che il prodotto. Noi lavoreremo per valorizzare il prodotto e si è ritenuto di fare una scelta strategica diversa. Li avremmo accolti, come tutti, con le giuste attenzioni, ma solo se avessero aderito alle nostre modalità. E quindi ha scelto coerentemente di investire il proprio budget in Champions. DAZN è un brand sotto gli occhi di tutti, è diventato una piattaforma dominante: si propone di sostituire, come peso e centralità, quello che è stato per tanti anni il ruolo di SKY, che ha le possibilità e le risorse, nella seconda fase, per competere, raggiungere e superare un'offerta alta".

Quindi Amazon non rientrerà nelle trattative private?

"Le strade del Signore sono sempre infinite, chiunque si vedesse attribuire i diritti può trasmettere anche su piattaforme terze. Quindi in teoria Amazon potrebbe rientrare, come anche nel caso di cui il pacchetto 1-bis, relativo al modello di commercializzazione mista, che si sarebbe potuto aprire nel momento in cui Sky avesse partecipato al pacchetto. Amazon può quindi rientrare".

Ci può ragguagliare sulle altre nomine?

"Si è proceduto a un'altra votazione, nessun candidato ha raggiunto i 14 voti richiesti. A quel punto il consiglio si è messo a disposizione per intervistare i candidati, il processo di proposta non ha un formalismo specifico e si è ritenuto di dare questa possibilità. Per l'ulteriore membro della media company, abbiamo raccolto la disponibilità del consorzio che, nel caso in cui si dovesse procedere, il numero di consiglieri in quota Lega potrebbe salire di un'unità e quindi non ci sarebbe motivo di scegliere tra due candidati con lo stesso numero di voti".

Chi sono i soggetti che hanno presentato offerte per gli operatori di comunicazione? E per il canale, sappiamo che Sky ha presentato un'offerta. Da ambienti Mediaset filtra che volessero presentarlo. È stato così?

"Risponderò solo alla prima, la seconda è coperta da riservatezza. Le offerte presentate sono le quattro circolate in giornata, sulla seconda avete le vostre fonti".

Le offerte di Sky e Dazn sono alternative?

"Sì sono incrociate, ciascuno ha fatto un'offerta su entrambi i modelli".

Il canale della Lega resta la vostra priorità nonostante tutte le offerte oppure è meglio andare col vecchio metodo?

"Rispondo come un ciclista alla prima salita di un grande giro. Una cosa per volta, per ora vogliamo massimizzare i risultati di questi modelli di commercializzazione. Se si debba proseguire sulla vendita tradizionale o sul canale sarà una scelta che l'assemblea prenderà il giorno 8 febbraio anche alla luce dell'eventuale accordo con i fondi. Il mio ruolo è quello di massimizzare le offerte in un momento difficile".

Come farebbe Sky a prendere il canale e distribuirlo? Potrebbe gestirlo solamente lei.

"È chiaro che, non avendo aperto l'offerta della partnership sui canali, non so come Sky possa pensare di impostare questo tipo di lavoro. Esistono profili di criticità che ritengo possano esser superate, ma anche che richiedono le dovute attenzioni in materia di Antitrust".

Come Amazon, anche TIM può rientrare in gioco?

"Ipotesi uno: modello di commercializzazione per piattaforma e la Lega organizza il proprio canale tematico, light perché distribuibile solo su OTT. In quel caso, la Lega potrà proporne la distribuzione a qualunque operatore OTT. Il secondo modello è misto, ancora più fluido anche in funzione delle offerte ricevute. Però come detto col modello uno-bis tornano sul mercato sette partite. TIM è una grande azienda, ha scelto di restare alla finestra, probabilmente distratta dal lavoro sul 5G".