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Pellegatti: "Milan, non è un problema di personalità"TUTTO mercato WEB
lunedì 24 settembre 2018, 16:50News
di Matteo Calcagni
per Milannews.it

Pellegatti: "Milan, non è un problema di personalità"

Il giornalista Carlo Pellegatti, intervenuto sul suo canale Youtube, ha analizzato la sfida tra Milan e Atalanta, provando a spiegare le ragioni che hanno portato al pareggio dei bergamaschi: "Leonardo parla di un problema di personalità, di spirito vincente. Con tutto il rispetto per Leonardo non sono d'accordo, secondo me quello che non va nel Milan di Gattuso è soprattutto un aspetto tattico. Il Milan cade sempre nelle stesse difficoltà quando le squadre avversarie cambiano il loro atteggiamento. Andiamo a vedere la partita contro il Napoli, l'inizio contro il Cagliari, i protagonisti e l'atteggiamento cambiati da parte dell'Atalanta con l'inserimento di Zapata e Rigoni. Il Milan ha un controllo di partita splendido quando può fraseggiare, a livello di fraseggio iniziale e di partenza dell'azione può essere paragonato ai top club europei. L'Atalanta, il Napoli e, nel corso della partita, il Cagliari per organizzazione non ci hanno capito niente, con il Milan che controllava in maniera splendida l'azione, accorciava, le squadre giravano a vuoto. Qui il lavoro di Gattuso è stato splendido e straordinario. Poi cosa succede? Non è un problema di paura e di personalità, sono le squadre avversarie che cambiano atteggiamento, salgono, aggrediscono.

Salgono attaccando il portatore di palla e qui il Milan non cambia nulla, prova ancora fraseggi, partenza controllata della palla quando gli spazi non ci sono. Subentra la paura, la confusione e il Milan sembra in totale balia degli avversari. Una critica costruttiva a Rino Gattuso: adesso va diversificata l'azione. Il prossimo step di Gattuso, a cui credo sempre tanto perché ha costruito un Milan di partenza straordinario, è quello di trovare gli spazi. Se le squadre vengono a pressare alti, lasciano degli spazi, bisogna verticalizzare, tentare l'uno contro l'uno, Suso l'avrebbe potuto fare tante volte con uno stanco Masiello. Cito Sarri, nel Napoli bel fraseggio, ma quando andava in vantaggio verticalizzava i contropiedi di Callejon, Mertens e Insigne che erano letali. In questo momento non è un problema di personalità o di spirito vincente o un cambio azzeccato, Gattuso ha costruito un grande Milan in questa fase, deve ora migliorarlo in quell'altra, a quel punto il Milan diventerà micidiale e non andrà in confusione e sarà protagonista per 90 minuti, portando a casa le partite ben giocate come quella di ieri contro l'Atalanta".