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acmilan - La storia della settimana: "Essere diversi, essere migliori" di MicheleTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
mercoledì 21 novembre 2018, 19:00News
di Thomas Rolfi
per Milannews.it
fonte acmilan.com

acmilan - La storia della settimana: "Essere diversi, essere migliori" di Michele

Parlare di Milan è riduttivo per un tifoso. È qualcosa che non si può scrivere, né spiegare: solo vivere. E quindi con difficoltà provo a scrivere quelle emozioni che ho vissuto, vivo e vivrò. 32 enne oggi, con una moglie convertita dal bianconero, e un piccolino di 4 mesi che quando vede rossonero sullo sfondo verde del televisore inspiegabilmente ride.

Sono nato e cresciuto in un piccolo paesino siciliano dove tutti tifavano Juve e dove la famiglia di mio papa, 6 fratelli juventini, provava a condizionare il mio tifo. Che sia chiaro, un bambino piccolo tifa una squadra solo perché gli altri lo fanno. Io invece no, e vedendo mio papà che si era distinto dai fratelli (tutti marittimi e lui barbiere) ho pensato che quell'estro artistico suo era un punto di rottura, e da quello - dal primo mio ricordo rossonero, ovvero tre figurine di Van Basten, Gullit e Rijkaard sbiadite dal sole e attaccate allo sterilizzatore degli attrezzi - inizio il mio punto di rottura col passato.

Mi distinguevo dalla massa perché tifavo Milan. Credetemi non c'è stata Champions League vinta, Scudetto, trofeo o partita vissuta che valga quel ricordo da bambino. Nel frattempo sono cresciuto e quella voglia di distinguermi in meglio non è mai passata: è un modo di vivere che mi ha reso migliore per me stesso e per gli altri. Grazie Milan.

di Michele Lombardo