acmilan - La storia della settimana: "Genesi di una fede" di Corrado

La mia storia è diversa dalle solite. Campano, nato a Napoli e cresciuto nell'epoca di Maradona. Festeggio nell'86 lo scudetto del Napoli, avevo 7 anni. Festeggiamenti di gruppo, di un bambino che non aveva mai vissuto un evento del genere e si lascia trasportare.

Passano pochi anni, siamo nel 1990, dicembre 1990. È il periodo della pausa natalizia da scuola. Il mio canale preferito è Italia 1. Vedo la pubblicità della finale di Coppa Intercontinentale tra Milan e Olimpia de Asuncion, gara in programma alle 4.00 di notte per il fuso orario. Decido che la voglio vedere, non per il Milan, ma forse per fare una cosa da grandi: svegliarsi la notte e vedere una partita di calcio. Chiedo ai miei di svegliarmi. Arriva il momento, sono lì, mezzo assonnato davanti la TV, le squadre pronte al calcio di inizio e da quel momento tutto è iniziato.

La magia del gioco del Milan, la sapienza tattica di Sacchi, un perentorio 3-0 ai danni dell'Olimpia de Asuncion, il terzo gol di Rijkaard di testa che mi rimane impresso per giorni. Alla fine della partita decisi che per qualche tempo non mi sarei svegliato più di notte, ma decisi anche che il Milan sarebbe stata la mia squadra, la squadra del bel gioco, la squadra dei campioni. Sono passati 29 anni da quel giorno e il mio Milan è sempre lì, tra gioie e dolori che mi fa sentire sempre come quel bambino, in quella notte di dicembre, davanti al televisore, affascinato dalla magia del bel gioco.

di Corrado Fermariello