Eriksen, si continua a cercare il motivo del malore: 4 le ipotesi al vaglio

Christian Eriksen non ha ancora lasciato l’ospedale dove è sotto osservazione in seguito all’attacco cardiaco avuto durante il match Danimarca-Finlandia di sabato 12 giugno. I medici che lo hanno in cura, oltre che a cercare di farlo riprendere al 100%, ne stanno cercando le cause. La Gazzetta dello Sport mette sul tavolo quattro ipotesi per il danese. La prima è quella sulla quale stanno lavorando con più insistenza al Righospitalet, ovvero una miocardite dovuta a una infiammazione, batterica o virale, che non lascia tracce. Questa sarebbe l’ipotesi più positiva, dato che Eriksen potrebbe poi tornare in campo senza problemi. Si analizza poi quello che potrebbe essere un difetto ereditario del muscolo del cuore. Una malattia congenita e mai scoperta prima.

In caso si potrebbe intervenire anche chirurgicamente impiantando un defibrillatore. La terza ipotesi è quella che riguarda una malattia del nodo del seno, ovvero che porta al blocco del cuore. In quel caso, per il giocatore dell’Inter, sarebbe immediata la fine delle attività. L’ultima supposizione è quella su cui i medici hanno lavorato sin da subito: cioè un coagulo di sangue. Questa ipotesi ha perso forza in quanto il coagulo sarebbe stato facilmente rintracciabile con delle semplici analisi del sangue. Si continua a cercare quindi il motivo di questo mancamento cardiaco avuto da Eriksen, con la speranza di trovare presto la soluzione al problema e permettere al giocatore di riprendere al più presto l’attività fisica.