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Zambrotta: "Il Milan è una squadra in costruzione, Ibra ha portato una mentalità differente"
Gianluca Zambrotta, ex difensore di Milan e Juventus tra le altre, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport: "Sono qui a Como, con mia moglie e mio figlio. Messi? Già si vedeva nel 2006, era da due-tre anni fisso in prima squadra. Era già un giocatore affermato, si vedeva il talento puro".
Che emozioni ha provato durante Italia-Germania del 2006?
"Credo sia stata la partita, ci ha permesso di arrivare in finale con la Francia. È stata la più difficile, giocavamo nel loro paese. Ho pensato che potevamo aver la meglio noi, Grosso ha fatto un grandissimo gol. È stata la partita del mondiale".
Come vede il Milan attuale?
"L’arrivo di Ibrahimovic ha portato una mentalità differente, vediamo cosa porterà questo stop. È un Milan ancora in costruzione, ha un allenatore capace e che stimo molto".
In quale calciatore si rivede?
"Il ruolo del terzino si è riadattato, Maicon e Dani Alves ad esempio sono più attaccanti. Un giocatore che mi ha impressionato molto è stato Theo Hernandez, ha dato una spinta in più ad una squadra che doveva risalire la classifica. Ha grande personalità e grande tecnica. Anche Spinazzola è un giocatore molto duttile che fa comodo a qualsiasi allenatore".
È più forte la Juventus attuale o quella del 2006?
"È una bella domanda, sono tra le rose più forti insieme a quel Milan della prima Champions League di Ancelotti. La differenza la fanno i campioni. Ma l'attuale rosa bianconera e quella del 2006 sono tra le più forti che ha avuto la Juventus".
Che emozioni ha provato durante Italia-Germania del 2006?
"Credo sia stata la partita, ci ha permesso di arrivare in finale con la Francia. È stata la più difficile, giocavamo nel loro paese. Ho pensato che potevamo aver la meglio noi, Grosso ha fatto un grandissimo gol. È stata la partita del mondiale".
Come vede il Milan attuale?
"L’arrivo di Ibrahimovic ha portato una mentalità differente, vediamo cosa porterà questo stop. È un Milan ancora in costruzione, ha un allenatore capace e che stimo molto".
In quale calciatore si rivede?
"Il ruolo del terzino si è riadattato, Maicon e Dani Alves ad esempio sono più attaccanti. Un giocatore che mi ha impressionato molto è stato Theo Hernandez, ha dato una spinta in più ad una squadra che doveva risalire la classifica. Ha grande personalità e grande tecnica. Anche Spinazzola è un giocatore molto duttile che fa comodo a qualsiasi allenatore".
È più forte la Juventus attuale o quella del 2006?
"È una bella domanda, sono tra le rose più forti insieme a quel Milan della prima Champions League di Ancelotti. La differenza la fanno i campioni. Ma l'attuale rosa bianconera e quella del 2006 sono tra le più forti che ha avuto la Juventus".
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