Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / milan / Il corsivo
I mal di pancia di Mario BalotelliTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 4 giugno 2020, 19:11Il corsivo
di Simone Bernabei

I mal di pancia di Mario Balotelli

“Al momento giusto spiegherò per filo e per segno tutto e capirete”. Era il 31 maggio e Mario Balotelli esponeva così il suo punto di vista dopo i primi allenamenti mancati col suo Brescia. Un messaggio social criptato, ma che lasciava sottintendere come qualcosa di grosso stesse già bollendo in pentola. Vi spoileriamo il finale: sì, l’esperienza con la squadra della sua città è ai titoli di coda e purtroppo vien da pensare che sia l’ennesima occasione non sfruttata da Supermario in carriera.

Nemmeno l’aria di casa lo ha cambiato - Non entriamo nel merito, semplicemente ci rifacciamo alle parole di qualche giorno fa del presidente Massimo Cellino: “La scommessa Balotelli l’ho persa di brutto. Io l’ho tentata, il resto l’ha fatto Mario. Brescia, il ritorno in Nazionale, gli Europei, casa, la madre, i fratelli, gli amici, ho pensato che le condizioni ci fossero tutte. Niente da fare. Mario vive al di sopra delle regole, oppure con regole tutte sue, gli dici una cosa e lui ne fa un’altra”. Un pensiero forte, preciso, da parte di colui che credeva alla redenzione di Supermario. L’aria di casa, idealmente, avrebbe dovuto fargli bene. Così come il giocare nel cortile di casa avrebbe dovuto alleggerire quella pressione mediatica che da sempre Balotelli ha sulle spalle. Inevitabile, se in ogni esperienza della carriera oltre ai gol hai sempre regalato titoloni e fatti extra campo su cui costruire storie e racconti (comunque non sempre veri). Chi scrive non pensa, come Chiellini, che Balotelli abbia solo il tiro. Anzi. Ma concorda col capitano bianconero sul fatto che il rispetto per il gruppo, per i compagni, debba venire sempre e comunque al primo posto. E gli ultimi accadimenti, in attesa di capire da che parte starà la ragione, non sembrano andare in questa direzione. Supermario ha saltato allenamenti a ripetizione, individuali e collettivi, abbandonando di fatto i compagni nel momento in assoluto più duro di tutti: dopo quell’emergenza che ha colpito Brescia in maniera così profonda ed in attesa di un campionato che vede le Rondinelle a caccia di una salvezza che avrebbe il sapore del miracolo. L’ultima giustificazione parla di “problemi gastrointestinali” alla base dell’assenza odierna, il Brescia non conferma e non smentisce. Ma la sensazione che questo sia il “mal di pancia” che porterà all’ultima e definitiva rottura è forte e chiara.


Tanti punti interrogativi, ma una certezza c’è: l’addio al Brescia - Partiamo da una certezza. In caso di retrocessione, l’esperienza al Brescia di Mario Balotelli sarebbe comunque finita, per contratto. Ma a prescindere da quello che sarà il risultato sportivo della squadra della sua città, Supermario al Rigamonti non ci entrerà più. Salvo sorprese non prevedibili e ad oggi inattese. Le ipotesi al momento, in attesa delle parole del diretto interessato e del faccia a faccia fra Cellino e Mino Raiola, sono molteplici. Quella più naturale e meno impattante sarebbe il “non prolungamento” del contratto dal 30 giugno a fine stagione. Lì potrebbe essere messo un punto, lì il 45 potrebbe svuotare il suo armadietto (ammesso che non sia già stato fatto). Ma nel calderone c’è anche l’ipotesi di una risoluzione unilaterale (idea a cui Cellino ha detto di non voler ricorrere), così come quella di un contenzioso legale. Balotelli infatti da parte sua ha chiesto il reintegro in gruppo, pena richiesta di risarcimento da 400mila euro. A prescindere da quale sarà l’esito, appare evidente come sia necessaria una trattativa ad hoc per la questione. Ancora: a prescindere da quale sarà l’esito, il risultato finale è scontato: Mario Balotelli non sarà, e probabilmente di testa non lo è già più, un giocatore del Brescia.