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Lecce, Liverani: "Non siamo abituati a giocare spesso. Tra noi e la Fiorentina sfida impari"
Fabio Liverani, allenatore del Lecce, commenta così nella conferenza stampa del post-partita la sconfitta interna contro la Fiorentina: "Abbiamo pagato molto la terza partita a livello fisico, non riusciamo a fare cambi e far respirare i calciatori. Non riusciamo a giocare in continuazione, in molti erano stanchi e purtroppo siamo contati. Alla terza partita di fila può arrivare uno scarico fisico e mentale, e contro squadre con questa qualità li paghi a carissimo prezzo. Vediamo cosa succede tra Torino e Genoa domani, poi ci prepariamo per lo scontro diretto".
Ora col Genoa è fondamentale.
"Gli stimoli sono tanti, è una di quelle partite che si preparano da sole. Farà la differenza chi sarà più lucido ed agonisticamente attento, correndo meno rischi. Il dispiacere di oggi è aver steso il tappeto rosso a una squadra come la Fiorentina. Cancelliamo anche questa partita, come facciamo dopo un risultato positivo. Non possiamo lavorare sugli errori, siamo talmente giovani che giocando così spesso ci ritroviamo menomati".
Le speranze quanto passano dal rientro di Lapadula?
"Lui è un generoso, come lo è stato qualcun altro. Ma oggi non è la soluzione ai problemi, viene da un ulteriore mese di fermo oltre ai tre di inattività. Ci sono delle difficoltà, si può però provare a fare qualcosa oltre. Normale che stanchezza e difficoltà possano accentuare gli errori".
Che effetto fa vedere un Ribery così?
"Non lo scopro io. Un giocatore come lui sposta gli equilibri, non solo nelle giocate".
Il suo futuro è rimandato a fine campionato?
"Credo sia la cosa migliore, non c'è motivo di parlare di qualcosa che non esiste. Il miracolo sportivo è l'unico obiettivo che c'è, dal 3 agosto penseremo poi al resto".
Amareggiato?
"No, sono realista nel sapere cosa può succedere a questa squadra che ha tredici-quattordici giocatori. Normale che dopo Lazio e Cagliari, due ottime prestazioni, un gruppo di giocatori non abituati a giocare tre volte in una settimana può non stare dentro la partita. Vero che la Fiorentina si dice lotta per la salvezza, ma è impari pensare che ce la giochiamo, sia per rosa che per storia che per altro. Leggere Lecce-Fiorentina come una partita salvezza... A gennaio hanno speso 70-80 milioni di euro. Sapevamo che del rischio c'era, ma anche girandosi non c'erano molte aspettative. Domenica abbiamo un bivio importante, provando a prepararlo in un paio di giorni. Cercheremo di fare il massimo, provando a far recuperare un po' di forze".
Avrete Falco e Lapadula?
"Non so, non li ho visti in campo. Lapadula dal primo marzo ha giocato 30 minuti col Milan. Falco ha un problemino al collaterale che si porta avanti dall'andata, una zampa d'oca".
Con la Fiorentina non è alla pari, ma col Genoa?
"Possiamo vincere con tutti ma anche perdere con tutti. Io oggi però devo avere quattro-cinque giocatori di Primavera 2: non è una scusante, certe difficoltà sono oggettive".
Ora col Genoa è fondamentale.
"Gli stimoli sono tanti, è una di quelle partite che si preparano da sole. Farà la differenza chi sarà più lucido ed agonisticamente attento, correndo meno rischi. Il dispiacere di oggi è aver steso il tappeto rosso a una squadra come la Fiorentina. Cancelliamo anche questa partita, come facciamo dopo un risultato positivo. Non possiamo lavorare sugli errori, siamo talmente giovani che giocando così spesso ci ritroviamo menomati".
Le speranze quanto passano dal rientro di Lapadula?
"Lui è un generoso, come lo è stato qualcun altro. Ma oggi non è la soluzione ai problemi, viene da un ulteriore mese di fermo oltre ai tre di inattività. Ci sono delle difficoltà, si può però provare a fare qualcosa oltre. Normale che stanchezza e difficoltà possano accentuare gli errori".
Che effetto fa vedere un Ribery così?
"Non lo scopro io. Un giocatore come lui sposta gli equilibri, non solo nelle giocate".
Il suo futuro è rimandato a fine campionato?
"Credo sia la cosa migliore, non c'è motivo di parlare di qualcosa che non esiste. Il miracolo sportivo è l'unico obiettivo che c'è, dal 3 agosto penseremo poi al resto".
Amareggiato?
"No, sono realista nel sapere cosa può succedere a questa squadra che ha tredici-quattordici giocatori. Normale che dopo Lazio e Cagliari, due ottime prestazioni, un gruppo di giocatori non abituati a giocare tre volte in una settimana può non stare dentro la partita. Vero che la Fiorentina si dice lotta per la salvezza, ma è impari pensare che ce la giochiamo, sia per rosa che per storia che per altro. Leggere Lecce-Fiorentina come una partita salvezza... A gennaio hanno speso 70-80 milioni di euro. Sapevamo che del rischio c'era, ma anche girandosi non c'erano molte aspettative. Domenica abbiamo un bivio importante, provando a prepararlo in un paio di giorni. Cercheremo di fare il massimo, provando a far recuperare un po' di forze".
Avrete Falco e Lapadula?
"Non so, non li ho visti in campo. Lapadula dal primo marzo ha giocato 30 minuti col Milan. Falco ha un problemino al collaterale che si porta avanti dall'andata, una zampa d'oca".
Con la Fiorentina non è alla pari, ma col Genoa?
"Possiamo vincere con tutti ma anche perdere con tutti. Io oggi però devo avere quattro-cinque giocatori di Primavera 2: non è una scusante, certe difficoltà sono oggettive".
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