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Stasera la Supercoppa. Pirlo e Gattuso, 343 partite insieme. La prima da avversari in panchinaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 20 gennaio 2021, 17:00Serie A
di Ivan Cardia

Stasera la Supercoppa. Pirlo e Gattuso, 343 partite insieme. La prima da avversari in panchina

Tutto parte dall’azzurro. Quello dell’Italia Under 21: la prima partita ufficiale giocata uno al fianco dell’altro da Andrea Pirlo e Gennaro Gattuso è datata 25 marzo 1998, contro i pari età di Malta. Ringhio gioca in mediana, con Ambrosini e Roberto Baronio (oggi vice di Pirlo), il Maestro, che ancora tale, non è in attacco, al fianco di Felice Foglia. Ne seguiranno altre, tante altre: 342, per l’esattezza. Oltre 23 mila minuti passati insieme, con l’Italia, dei giovani e dei grandi, ma anche col Milan. 400 ore di gioco contestualmente in campo insieme, a cui vanno a sommarsi tutte le altre vissute negli spogliatoi, nei viaggi, in panchina (poca, per entrambi). E per carità, anche quelle da ragazzini, prima di una gara che è uno spartiacque soltanto ufficiale. Una vita insieme: non c’è calciatore con cui Pirlo abbia giocato di più in carriera, non c’è calciatore con cui Gattuso abbia giocato di più in carriera. Al secondo posto, per entrambi, c’è Seedorf. Come i Dioscuri, fatti per completarsi: il bresciano e il calabrese. Con mille incroci: Pirlo ha trovato una prima consacrazione proprio a Reggio Calabria, Gattuso è dovuto andare al nord. il primo che inventa e il secondo che distrugge. E il contraltare: Gattuso non ha mai segnato su assist diretto di Pirlo. Mentre Pirlo ha segnato un gol su assist di Gattuso: chi ispira chi? L’hanno fatto per decenni. Uno intero in rossonero, dal 2001 al 2011 al Milan: due Champions e due scudetti, tra i tanti trofei. 40 partite insieme con l’azzurro quello dei grandi.

Il Mondiale, ça va sans dire: chi se la dimentica, quell’emozione. Sempre insieme, ovvio.

Oggi la prima sfida da avversari in panchina. Non la prima in assoluto. Hanno già giocato, uno contro l’altro: Reggina-Milan, campionato 1999/2000. Novanta minuti uno contro l’altro: vinse Gattuso, 2-1. Ma per i calabresi segnò Pirlo, su punizione. Roba d’altri tempi, di quando si conoscevano ma non potevano immaginare che avrebbero diviso così tanto. Oggi, un nuovo capitolo: Ringhio se l’è costruito con calma, dal basso: la gavetta. Per quanto possa davvero farla un campione del mondo. Pirlo ha preso la catena alimentare al contrario ed è partito dalla cima, dalla squadra nove volte consecutive campione d’Italia. Hanno i loro grattacapi: la Juve va e poi sbatte contro un muro, il Napoli ha pause improvvise e improvvide. Gattuso ha già vinto un trofeo, la Coppa Italia, Pirlo no. Inseguono il bel gioco, la costruzione dal basso. Sanno che a determinare le rispettive esperienze da allenatori saranno le vittorie: sono quelle che ne hanno definito le vite da calciatori, grandissimi. Oggi allenatori in divenire. E questa volta la strada li metterà contro.