TUTTO mercato WEB
Cronistoria di Gomez e della rottura con Gasperini: Atalanta-Midtjylland è stato l'inizio e la fine
Segnatevi questa data: 1° dicembre 2020. Alejandro "Papu" Gomez, ormai non è certo una novità, ha un confronto pesante con mister Gasperini nell'intervallo della sfida di Champions League col Midtjylland. È esattamente qui e in questo momento che finisce - clamorosamente - la sua lunga avventura con la maglia dell'Atalanta. L'inizio della fine, la fine dell'inizio. Ma il rapporto con l'allenatore si era incrinato ormai da diversi mesi.
Al centro delle discussioni fra i due c'è infatti un problema di natura tattica, poi diventato ovviamente anche personale: il Papu, vuoi per i viaggi transoceanici con la Nazionale argentina vuoi per l'età che avanza e le contromisure adottate dagli avversari, non ha più le energie e la brillantezza per fare il todocampista; meglio spostarlo più avanti, da trequartista, pur togliendogli inevitabilmente quella libertà di movimento che ne aveva caratterizzato il gioco e fatto le fortune (sue e della Dea) negli ultimi anni. Una scelta non affatto condivisa dal giocatore che, nella notte europea, sfocia dunque in uno strappo irricucibile.
Lo dimostrano le statistiche, oltre alle dichiarazioni di tutti i protagonisti in questione: da quel momento, fatta eccezione per i 90 minuti giocati nella sfida qualificazione con l'Ajax, Gomez è finito infatti ai margini del progetto nerazzurro andando in panchina con la Fiorentina, disputando appena 37 minuti di gioco con la Juventus e finendo in tribuna nelle successive nove partite tra Serie A e Coppa Italia. Certi amori non finiscono, quello tra il Papu e l'Atalanta pare invece di sì. Chi l'avrebbe mai detto?
Al centro delle discussioni fra i due c'è infatti un problema di natura tattica, poi diventato ovviamente anche personale: il Papu, vuoi per i viaggi transoceanici con la Nazionale argentina vuoi per l'età che avanza e le contromisure adottate dagli avversari, non ha più le energie e la brillantezza per fare il todocampista; meglio spostarlo più avanti, da trequartista, pur togliendogli inevitabilmente quella libertà di movimento che ne aveva caratterizzato il gioco e fatto le fortune (sue e della Dea) negli ultimi anni. Una scelta non affatto condivisa dal giocatore che, nella notte europea, sfocia dunque in uno strappo irricucibile.
Lo dimostrano le statistiche, oltre alle dichiarazioni di tutti i protagonisti in questione: da quel momento, fatta eccezione per i 90 minuti giocati nella sfida qualificazione con l'Ajax, Gomez è finito infatti ai margini del progetto nerazzurro andando in panchina con la Fiorentina, disputando appena 37 minuti di gioco con la Juventus e finendo in tribuna nelle successive nove partite tra Serie A e Coppa Italia. Certi amori non finiscono, quello tra il Papu e l'Atalanta pare invece di sì. Chi l'avrebbe mai detto?
Articoli correlati
Altre notizie
Ultime dai canali
parmaInglese ritrova il Parma da avversario: sabato il ritorno al Tardini, dove non gioca da un anno
interIl papà di Inzaghi: "Simone in Premier? Dall'estero mi bombardano ma sta bene all'Inter"
juventusLa Russa: "Stella di cartone? Quando ne sento parlare godo ancora di più"
fiorentinaTMW, Possibile recupero per Scalvini contro la Fiorentina
romaImpallomeni: "Roma poco lucida per le fatiche europee"
milanTMW Radio - Braglia: "Non vedo grosse colpe di Maignan sul gol di Thuram: la palla passa in mezzo alle gambe del difensore, che fa da muro al portiere"
serie cMessina, Modica: "Emmausso bizzarro ma generoso, assoluto talento"
cagliariVice commissario Can: "Mina-Alcaraz? Una situazione complicata..."
Primo piano