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Sprofondo Cina, Petricca: "I contratti dei giocatori andranno rispettati"
Cosa succede e cosa succederà al calcio cinese? E soprattutto, mentre il Jiangsu Football Club interrompe le attività e, secondo quel che arriva dall'Asia, presto potrebbe esser seguito intanto dai Tianjin Tigers: che accadrà ai contratti dei calciatori che giocano in Cina? Tuttomercatoweb.com lo ha chiesto all'Avvocato ed Agente FIFA, Oberto Petricca. "Teoricamente non c'è un pericolo di validità. I contratti vanno rispettati, punto. Non è che per il disimpegno generale, i contratti si strappano: gli accordi in corso vanno onorati. E' necessario precisarlo".
E se il club sparisce o non ha più vita giuridica?
"In quel caso si pone un problema di efficacia dei contratti in corso. Ma vorrebbe dire sparire ed esser cancellati definitivamente dal calcio. Non potrebbero arrivare nuovi acquirenti, non ci sarebbe continuità aziendale: vedo difficile l'ipotesi estinzione assoluta dei club, a meno che non ci sia un procedimento fallimentare".
E il giocatore cosa può provare a fare intanto, qualora volesse lasciare il club?
"Il giocatore può cercare l'accordo per la risoluzione ma difficilmente, in questo momento, vedrei la possibilità di incassare soldi importanti in caso di intesa".
Non è l'unico problema.
"Esatto. C'è quello delle frontiere, dei visti. Di chi è stato acquistato, di chi non riesce a sbarcare in Cina. Ci sono giocatori che dovevano essere già lì arriveranno tra mesi ed è difficile trovare spazi anche per le risoluzioni. La tendenza dei club sembra quella di affrontare questo problema, tutto nuovo per il calcio a livello giuridico, bloccando gli emolumenti".
E chi è già in Cina che vuol fare?
"Tanti vogliono restare, almeno per adesso, l'esodo non è generale. In questo momento, i soldi sono pesanti per tanti e gli stipendi sono alti anche ma il problema dei ritardi sugli emolumenti sta diventando da qualche parte evidente".
Che campionato cinese vede per il futuro?
"Ridotto, al ribasso, inevitabilmente. Purtroppo".
E se il club sparisce o non ha più vita giuridica?
"In quel caso si pone un problema di efficacia dei contratti in corso. Ma vorrebbe dire sparire ed esser cancellati definitivamente dal calcio. Non potrebbero arrivare nuovi acquirenti, non ci sarebbe continuità aziendale: vedo difficile l'ipotesi estinzione assoluta dei club, a meno che non ci sia un procedimento fallimentare".
E il giocatore cosa può provare a fare intanto, qualora volesse lasciare il club?
"Il giocatore può cercare l'accordo per la risoluzione ma difficilmente, in questo momento, vedrei la possibilità di incassare soldi importanti in caso di intesa".
Non è l'unico problema.
"Esatto. C'è quello delle frontiere, dei visti. Di chi è stato acquistato, di chi non riesce a sbarcare in Cina. Ci sono giocatori che dovevano essere già lì arriveranno tra mesi ed è difficile trovare spazi anche per le risoluzioni. La tendenza dei club sembra quella di affrontare questo problema, tutto nuovo per il calcio a livello giuridico, bloccando gli emolumenti".
E chi è già in Cina che vuol fare?
"Tanti vogliono restare, almeno per adesso, l'esodo non è generale. In questo momento, i soldi sono pesanti per tanti e gli stipendi sono alti anche ma il problema dei ritardi sugli emolumenti sta diventando da qualche parte evidente".
Che campionato cinese vede per il futuro?
"Ridotto, al ribasso, inevitabilmente. Purtroppo".
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