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Caos Superlega, le ultime 48 ore del Milan: dall'adesione al cambio d'idea "per i tifosi"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 21 aprile 2021, 15:30Serie A
di Simone Bernabei

Caos Superlega, le ultime 48 ore del Milan: dall'adesione al cambio d'idea "per i tifosi"

Dopo la creazione ed il lancio della Superlega nella giornata di domenica, il calcio europeo ha vissuto momenti di pathos, tensione, proteste, rivoluzione. Una scelta che ha smosso fin da subito coscienze di addetti ai lavori e soprattutto tifosi, con un'escalation di proteste che ha avuto il culmine col dietrofront di ieri dei club inglesi a cui piano piano, salvo colpi di scena, seguiranno anche quelli di tutti i 12 Club Fondatori.

UFFICIALE: Milan, addio Superlega: "Voce e preoccupazioni dei tifosi ci hanno fatto cambiare idea"


Le ultime 48 ore del Milan - I rossoneri hanno aderito fin da subito alla Superlega, con un comunicato lungo e dettagliato. I rossoneri, soprattutto con l'ad Gazidis, sono sembrati una delle società maggiormente convinte del progetto. E infatti proprio il dirigente sudafricano è finito, come Agnelli, al centro delle feroci critiche del presidente Uefa Aleksander Ceferin. Fra la rabbia e lo stupore degli altri club di Serie A, il tecnico Pioli non ha voluto commentare la vicenda in conferenza stampa, mentre proprio l'ad Gazidis ha scritto agli sponsor rossoneri: "Superlega nuovo capitolo. Ma parleremo con UEFA e FIFA", il pensiero rivolto alle aziende partner del Milan. I tifosi rossoneri si sono detti contrari al progetto ("solo l'ultima di innumerevoli manovre ormai in atto da decenni, che hanno portato il calcio a diventare un business"), ma pure alle reazioni di istituzioni e politica: "Calcio della gente morto nel '90. Ipocrita chi lo tira in ballo". Poi, nella tarda serata di ieri, le prime indiscrezioni che volevano il Milan percorrere la strada intrapresa dai club inglesi con l'uscita dalla competizione. E infatti nel primo pomeriggio di oggi è arrivata la rinuncia con un comunicato: "Voce e preoccupazioni dei tifosi ci hanno fatto cambiare idea".