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Ceferin e la UEFA, la Lega per il no ai fondi, i tifosi: Agnelli al centro di un fuoco incrociato
Ep. 13 - Agnelli: i giorni più difficili
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Gli strascichi della 3 giorni (scarsi) di vita della Superlega sono destinati a prolungarsi nel tempo. Per il Real Madrid, che col suo presidente Florentino Perez non intende mollare il colpo. Ma anche e soprattutto per Andrea Agnelli. Il presidente della Juventus fin dalle prime ore di vita della Superlega era finito al centro degli attacchi combinati di FIFA e, principalmente, UEFA. Col presidente Aleksander Ceferin che non si è certo trattenuto, utilizzando parole al vetriolo all'indirizzo del numero uno bianconero. Una spaccatura netta certificata anche dalla mancata chiamata del numero uno UEFA allo stesso Agnelli nelle scorse ore, con tutti gli altri 11 presidenti che secondo il Corriere della Sera hanno invece avuto colloqui telefonici diretti con Ceferin.
Il presidente della Juventus, dimessosi dalla guida dell'ECA contestualmente all'annuncio della Superlega, non dovrà però pensare solo ai rapporti con la UEFA. Diversi quotidiani, fra cui la Repubblica, raccontano di una forte spaccatura anche con il resto della Lega Serie A. Oltre ai concetti sportivi, infatti, alcuni presidenti di Serie A imputano ad Agnelli (e a Marotta, delegato dell'Inter in Lega) il naufragio della trattativa con i fondi d'investimento per la realizzazione di una media company che avrebbe versato nelle casse della Lega 1,7 miliardi di euro per il 10% delle quote. La Juventus, così come l'Inter, inizialmente aveva votato a favore di questo ingresso, salvo poi fare retromarcia nella seconda metà di gennaio. Per il quotidiano, il momento di svolta che ha fatto cambiare idea alla Juventus è stato l'incontro fra Agnelli e Florentino Perez (a gennaio appunto). Un incontro che verosimilmente aveva avuto come tema centrale proprio la Superlega.
A questo, ovviamente, c'è da aggiungere il malumore dei tifosi juventini. Che a più riprese e in modi diversi, tramite i social e non solo, hanno manifestato la propria contrarietà al progetto Superlega.
Il presidente della Juventus, dimessosi dalla guida dell'ECA contestualmente all'annuncio della Superlega, non dovrà però pensare solo ai rapporti con la UEFA. Diversi quotidiani, fra cui la Repubblica, raccontano di una forte spaccatura anche con il resto della Lega Serie A. Oltre ai concetti sportivi, infatti, alcuni presidenti di Serie A imputano ad Agnelli (e a Marotta, delegato dell'Inter in Lega) il naufragio della trattativa con i fondi d'investimento per la realizzazione di una media company che avrebbe versato nelle casse della Lega 1,7 miliardi di euro per il 10% delle quote. La Juventus, così come l'Inter, inizialmente aveva votato a favore di questo ingresso, salvo poi fare retromarcia nella seconda metà di gennaio. Per il quotidiano, il momento di svolta che ha fatto cambiare idea alla Juventus è stato l'incontro fra Agnelli e Florentino Perez (a gennaio appunto). Un incontro che verosimilmente aveva avuto come tema centrale proprio la Superlega.
A questo, ovviamente, c'è da aggiungere il malumore dei tifosi juventini. Che a più riprese e in modi diversi, tramite i social e non solo, hanno manifestato la propria contrarietà al progetto Superlega.
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