Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / milan / Altre Notizie
TMW RADIO - Cobolli Gigli: "Superlega? No, il calcio è di tutti. Spero la Juve vada in Champions"TUTTO mercato WEB
© foto di Filippo Gabutti
lunedì 19 aprile 2021, 14:33Altre Notizie
di TMWRadio Redazione

TMW RADIO - Cobolli Gigli: "Superlega? No, il calcio è di tutti. Spero la Juve vada in Champions"

Braglia: "Il mancato controllo dei costi ha portato a questa situazione" - Garbo: "Io mi aspettavo la Superlega, se si aumentano sempre i costi questa è l'unica strada percorribile. La Uefa è complice, il fair play finanziario ha permesso lo scempio economico" - Cobolli Gigli: "Il calcio e lo sport dovrebbero funzionare per meriti sportivi, il calcio è di tutti. Il problema è quello di sanare i bilanci, la prima cosa è rivedere i costi. Nel calcio serve il salary cup. Tra le prime quattro in questa campionato vorrei vedere il Napoli di Gattuso" - Ospiti: Simone Braglia, Giovanni Cobolli Gigli, Daniele Garbo - Maracanà con Marco Piccari e Cinzia Santangeli
00:00
/
00:00
L'ex presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli ha commentato a TMW Radio, durante Maracanà, la notizia della creazione della Superlega.

Un pensiero su questa decisione e tutto il caos che si è creato:
"Il progetto ambizioso è nato prima della pandemia ed era elitario. Nell'ottica della pandemia questo diventa ancor più inattuabile. La mia opinione è che il calcio sia lo sport più importante del mondo e democratico, dove chi partecipa, per merito, cresce. E così deve andare avanti. Poi ci possono essere modifiche, revisioni delle coppe, ma il calcio è uno sport del popolo, di tutti, ed è giusto che tutte le squadre partecipino per le loro capacità a questo sport. Il problema ora è quello di sanare i bilanci delle società. E si sanano prima di tutto rivedendo i costi, e poi lavorando sulla crescita dei ricavi. E' un momento in cui le società dovrebbero cercare, oltre agli sceicchi e ai super-ricchi, di mettersi d'accordo sui criteri di revisione dei costi". 

Salary-cap sarà possibile?
"Sarà molto difficile ma bisognerà seguire questa strada. Possibile che si compri un calciatore a zero e si paghi un procuratore a cifre allucinanti? E' una cosa che non funziona e quindi bisognerà intervenire anche sulla questione procuratori, che fanno benissimo il loro lavoro. Ci vuole una disciplina anche in quel settore".


La Uefa e le Leghe potranno davvero escludere le squadre dalle competizioni?
"Non conosco bene gli statuti, ma la Uefa in passato ha già preso delle posizioni. All'epoca alla Juventus la Uefa ci fece capire che se avessimo fatto ricorso al Tar per la retrocessione ci avrebbero estromesso dal mondo del calcio. Fu una decisione sofferta ma ripartimmo dalla B".

Serie A, chi andrà in Champions?
"Il cuore mi dice anche la Juventus, ma ce ne sono anche altre che lo meritano. L'Atalanta sicuramente, poi il Napoli di Gattuso. Ho apprezzato il suo lavoro a Napoli, anche nel momento di carenza dei giocatori per infortuni. Ne ho apprezzato anche lo stile, che non è cambiato da quando era in campo".