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TMW RADIO - Bergossi: "Serve ridimensionamento su ingaggi giocatori e parcelle ai procuratori”
Piazza Affari con Cristiano Cesarini e Lucio Marinucci -
Ospite: Alberto Bergossi
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L’ex calciatore ed ora procuratore Alberto Bergossi è intervenuto ai microfoni di Tmw Radio per commentare diversi temi legati al calciomercato di Serie A.
Nel calciomercato odierno ormai sono saltati gli equilibri?
“Sono d’accordo. A Milano nei giorni scorsi ci sono state molte chiacchiere, ma poche cose concrete. In tanti ormai si stanno regolando, perché in Italia si era arrivati a dei valori economici troppo alti. Ormai è il campionato inglese quello più ricco e in questo momento quello che attrae molti più giocatori. Credo ci debba essere un ridimensionamento sugli ingaggi dei giocatori e sulle parcelle ai procuratori, che hanno raggiunto pesi insostenibili”.
Che idea si è fatto del caso Zaniolo?
“La situazione è stata gestita male sin dall’inizio. In ogni caso il calciatore farà parte della rosa fino a fine giugno e non esiste che possa rimanere fuori per tutto questo tempo. Ora il problema di Zaniolo è con la piazza, ma qualche buona prestazione potrebbe allentare la tensione fimo a fine stagione, dove penso che comunque le strade del giocatore e della Roma si separeranno”.
Visti gli sviluppi del mercato, ai club conviene muoversi in anticipo sui rinnovi dei calciatori?
“Ormai il mondo è cambiato e non ci sono più le bandiere di una volta, ma credo che il Milan e il Napoli abbiano tracciato la via sul saper trovare alternative valide anche a calciatori importanti. Dovranno fare così anche gli altri club nel pescare sostituti all’altezza”.
I dirigenti ormai fanno la differenza?
“Servono idee e professionalità; penso che questo metodo possa comunque diventare un’opportunità di crescita”.
Nel calciomercato odierno ormai sono saltati gli equilibri?
“Sono d’accordo. A Milano nei giorni scorsi ci sono state molte chiacchiere, ma poche cose concrete. In tanti ormai si stanno regolando, perché in Italia si era arrivati a dei valori economici troppo alti. Ormai è il campionato inglese quello più ricco e in questo momento quello che attrae molti più giocatori. Credo ci debba essere un ridimensionamento sugli ingaggi dei giocatori e sulle parcelle ai procuratori, che hanno raggiunto pesi insostenibili”.
Che idea si è fatto del caso Zaniolo?
“La situazione è stata gestita male sin dall’inizio. In ogni caso il calciatore farà parte della rosa fino a fine giugno e non esiste che possa rimanere fuori per tutto questo tempo. Ora il problema di Zaniolo è con la piazza, ma qualche buona prestazione potrebbe allentare la tensione fimo a fine stagione, dove penso che comunque le strade del giocatore e della Roma si separeranno”.
Visti gli sviluppi del mercato, ai club conviene muoversi in anticipo sui rinnovi dei calciatori?
“Ormai il mondo è cambiato e non ci sono più le bandiere di una volta, ma credo che il Milan e il Napoli abbiano tracciato la via sul saper trovare alternative valide anche a calciatori importanti. Dovranno fare così anche gli altri club nel pescare sostituti all’altezza”.
I dirigenti ormai fanno la differenza?
“Servono idee e professionalità; penso che questo metodo possa comunque diventare un’opportunità di crescita”.
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